di Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente
Abbiamo disegnato idee, progettato e anche realizzato cambiamenti, ci siamo confrontati, ci siamo messi in discussione, affrontato già sfide importanti. Questo è il bilancio dei nostri primi 60 giorni di attività presso il ministero dell’Ambiente. Due mesi in cui abbiamo perfezionato la squadra, conosciuto il ministero dall’interno, parlato con centinaia di persone, e gettato le basi per il futuro con una serie di atti seri e importanti, perché l’ambiente e la tutela del Paese e di questo nostro pianeta Terra vengono prima di tutto. Ecco alcuni punti con cui possiamo sintetizzare questo incessante lavoro:
1. Cabina unica per Terra dei Fuochi
Tutte le competenze su Terra dei Fuochi tornano al ministro dell’Ambiente. In questo modo si concretizza una cabina unica di regia, propedeutica a un secondo decreto per tutte le Terre dei Fuochi registrate sul territorio nazionale
2. Competenze su dissesto idrogeologico al ministero dell’Ambiente
Passano dall’Unità di missione “Italia Sicura”, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, al ministero dell’Ambiente, tutte le competenze per quanto riguarda il dissesto idrogeologico. Più velocità nei procedimenti, meno burocrazia negli interventi
3. Siti di stoccaggio dei rifiuti diventano “sorvegliati speciali”
Grazie all’intesa con il ministro dell’Interno Matteo Salvini, le aree di stoccaggio dei rifiuti diventano siti sensibili. Con una circolare a tutte le Prefetture, tali siti sono stati inseriti nei Piani coordinati di controllo del territorio, condotti dal Prefetto e gestiti dalle forze di polizia. Un’azione coordinata che consentirà controlli maggiori e costanti, con un’ulteriore garanzia preventiva non solo per la salute dei cittadini, ma anche per gli imprenditori che possono subire eventuali danni, come nel caso degli incendi, purtroppo frequenti negli ultimi tempi, ai depositi di ecoballe.
4. Piano straordinario di controllo contro gli incendi
È stato sottoscritto alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Salvini, un protocollo di intesa tra i Vigili del Fuoco e i Carabinieri per rafforzare la sinergia necessaria sia durante le operazioni di spegnimento sia nella fase di prevenzione. In questo modo il patrimonio di conoscenze e di esperienze proprio del Corpo Forestale, non solo non verrà disperso ma sarà messo a disposizione dei Vigili del Fuoco.
5. Revoca commissione VIA illegittima
Il ministero dell’Ambiente ha pubblicato un avviso relativo al ritiro in autotutela, presso la Corte dei Conti, dei decreti concernenti la nomina dei componenti della Commissione tecnica VIA-VAS, un organo strategico per le opere infrastrutturali e lo sviluppo del Paese. Indicati nel 2008, i membri sarebbero dovuti restare in carica per tre anni, invece, per una serie di vicissitudini amministrative, sono ancora al loro posto, nonostante tale proroga dei termini fosse già stata bocciata a suo tempo proprio dalla Corte dei Conti.
6. Ministero di vetro con il Decreto Trasparenza
Dal 1 settembre tutti gli incontri che il Ministro, i suoi collaboratori, i Sottosegretari, i Direttori generali avranno con i rappresentanti di soggetti giuridici, pubblici o privati, saranno registrati e resi pubblici sul sito internet del Ministero. Con un click, chiunque potrà sapere chi è entrato al Ministero, chi ha incontrato chi, perché, per chiedere cosa e quale documento, quale proposta ha consegnato.
7. Campagna #plasticfree contro l’utilizzo di plastiche usa e getta
Il ministero dell’Ambiente dà il buon esempio: sarà #plasticfree entro il 4 ottobre 2018. Una scelta che rappresenta solo la prima azione della campagna #iosonoambiente lanciata dal ministro Costa. La data, il 4 ottobre, è stata scelta perché è San Francesco, il messaggero della tutela del Creato, un giorno importante per tutti gli italiani. Attualmente è allo studio anche una legge, che di fatto anticiperà la direttiva europea, che imporrà l’abbandono di plastica usa e getta
8. Nasce una competenza specifica su Economia Circolare
Con questo decreto, l’economia circolare sarà trattata in maniera organica e sarà possibile dare davvero impulso a tutta la filiera dell’imprenditoria, con benefici per l’ambiente e per il lavoro. In questo modo si potrà lavorare alla rimozione degli ostacoli burocratici e agevolare la nascita di un nuovo paradigma economico.