di Alessandro Di Battista
Esiste un’Africa che soffre ed è purtroppo infinitamente più grande della Diciotti. Quest’Africa dovrebbe essere innanzitutto raccontata tuttavia viene sistematicamente ignorata.
È ignorata dalla stragrande maggioranza dei mezzi di informazione i quali se ne ricordano una volta all’anno, magari in occasione della giornata contro la fame nel mondo. Per lavarsi la coscienza fanno sempre il solito macabro giochino: ci ricordano quanti bambini muoiono di fame o di diarrea ogni 10 minuti. Ma non si degnano quasi mai di raccontare cosa e chi sia causa di tale povertà. Andrebbe contro gli interessi di molti editori, campioni di globalismo e di capitalismo finanziario.
Quest’Africa “Vera” viene ignorata dall’Unione Europea, un’associazione di burocrati senza nome e senza volto corresponsabili della povertà africana per via di scelte prese da quegli uffici dei grattacieli di Bruxelles dove i condizionatori raffreddano ogni cosa, cuori compresi.
Quest’Africa viene ormai da anni sostanzialmente ignorata dalla sinistra italiana, le cui frattaglie preferiscono ipocrite passerelle sui ponti delle navi piuttosto che prendere posizioni coraggiose sui ponti crollati. Costoro sono i peggiori nemici dell’Africa perché si fingono amici ma hanno avallato scelte da carnefici, guerre di invasione mascherate da missioni di pace, reati di corruzione internazionale e questa stramaledettissima globalizzazione che nelle zone più povere del pianeta ha trasformato la povertà in miseria.
Quest’Africa ha 1000 diritti disattesi ma il primo è quello a restare! Il diritto a restare nella comunità in cui si è nati ed avere la possibilità di farla prosperare con il proprio lavoro è il diritto più negato nell’epoca moderna. Viene negato in Africa ma anche in Centro America. Viene negato in Europa e soprattutto nel sud Italia. Un governo di cambiamento ha il dovere di occuparsi di tale diritto. Tutto il resto è distrazione di massa.