di MoVimento 5 Stelle Genova
PONTE MORANDI vs GRONDA e la polemica strumentale e vergognosa sui 5 Stelle. Facciamo chiarezza, dati alla mano e nel merito, a differenza dei numerosi SCIACALLI!
Una cosa fondamentale da sapere è che il Ponte Morandi è previsto anche all’interno del progetto della Gronda (di Autostrade Spa), con importanti funzioni di raccordo per la Gronda stessa!
Quindi, il ponte, in nessun caso poteva crollare prima, dopo o durante la Gronda.
In NESSUN CASO la Gronda sarebbe stata sostitutiva del Ponte: al contrario, il Ponte Morandi nel progetto di Autostrade era funzionale al senso stesso della Gronda.
Coloro che credono che lo scopo della Gronda fosse di sgravare il Ponte Morandi dal “peso” dei tir, implicitamente e tacitamente accettano l’idea mostruosa e irricevibile che Autostrade Spa fosse consapevole che il Ponte Morandi non potesse più reggere il peso dei tir e l’abbiano lasciato comunque aperto in attesa della Gronda. Questo non potrebbe essere possibile in un paese civile, ma sarà la Magistratura ad accertare le responsabilità. Quel che è certo è che non può essere la giustificazione alla tragedia.
La Gronda avrebbe sì “sgravato” il Ponte Morandi, non dal peso dei tir in vista di un rischio crollo (che nessuno di Società Autostrade ha mai ipotizzato, anzi hanno sempre sostenuto che il ponte fosse in ottima salute) bensì dal TRAFFICO!
Se davvero Autostrade riteneva che il Ponte Morandi strutturalmente non potesse reggere ulteriore peso dovuto al passaggio dei tir, il Ponte doveva essere chiuso subito.
Invece, il Ponte Morandi (come è ben spiegato nell’articolo comparso oggi sul Secolo XIX e che condividiamo qui sotto), era il fondamentale raccordo per la Gronda, indispensabile per il suo funzionamento.
ECCO DI SEGUITO UNA BREVE SINTESI DOCUMENTATA PER RESPINGERE AL MITTENTE, DATI ALLA MANO, QUALSIASI ACCUSA STRUMENTALE E FALSA:
1-Il progetto della Gronda di Autostrade Spa prevede il mantenimento del Ponte Morandi con suo funzionamento a pieno regime.
2-Autostrade Spa ha sempre sostenuto che il Ponte Morandi avrebbe goduto di ottima salute per lunghissimo tempo (anche cento anni) con la dovuta manutenzione, manutenzione che è responsabilità di Autostrade Spa fare.
Ecco qui alcuni documenti ufficiali di Autostrade, vedi ad esempio pp. 47-48 qui e vedi pp. 44 qui.
3-L’ex sindaco di Genova, Marco Doria, si oppose alla Gronda per tutta la sua campagna elettorale (e verosimilmente fu eletto anche per questa sua battaglia da buona parte dei suoi elettori), salvo poi approvarne il progetto nel 2017.
4-Per i progettisti di Autostrade Spa il tempo di realizzazione è di 10 anni, e secondo il progetto definitivo approvato nel 2017 i lavori dovrebbero incominciare nel 2019, terminando quindi nel 2029.
5-Fino al termine dei lavori il Ponte Morandi avrebbe dovuto funzionare perfettamente senza “ausilio” di Gronda o altro (anche se come abbiamo visto è falso pensare che la Gronda servisse per sopperire alle mancanze strutturali del Ponte ma solo per ridurne gli ingorghi e velocizzare il traffico).
6-Il Dibattito Pubblico sulla Gronda fu avviato e concluso dall’allora Sindaca di Genova, Marta Vincenzi, già nel 2009 (quando il M5S nemmeno esisteva!) e un mandato prima di quello del Sindaco Doria;
7-Se anche avessero immediatamente dato l’approvazione al progetto nel 2009 (cosa che la Vincenzi non fece), i lavori di realizzazione sarebbero iniziati verosimilmente nel 2010-2011 e sarebbero quindi terminati solo 10 anni dopo: nel 2020 o nel 2021.
8-Se invece (per assurdo) i lavori fossero iniziati immediatamente dopo il Dibattito Pubblico del 2009, e i lavori nei cantieri fossero filati perfettamente lisci senza nessun intoppo, si sarebbero comunque conclusi nel 2019, e cioè un anno dopo la catastrofe del Ponte Morandi.
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A tutti quelli che “bisogna stare in silenzio per rispetto delle vittime” e però danno vergognosamente fiato alle trombe per ribadire questo concetto disseminando il web di polemiche inutili, rispondiamo che le vittime innocenti meritano anzitutto che siano diffuse informazioni e dati corretti, perché si faccia chiarezza per arrivare al più presto alla verità dei fatti drammatici accaduti il 14 agosto 2018.
Per individuare e punire i responsabili, affinché siano messi in condizione di non nuocere ancora, ed effettuare finalmente un monitoraggio efficace sulla vetustà e sulla manutenzione delle strutture autostradali esistenti. Con l’obiettivo di mettere in sicurezza tutti i percorsi e garantire i servizi per cui abbiamo sempre pagato salatissimi pedaggi. Garantire cioè il diritto di viaggiare senza rischiare la vita. Restituendo giustizia ai famigliari delle vittime.
Non possiamo più permettere che si sposti l’attenzione su questioni diverse dall’individuare le responsabilità e dall’impedire che tragedie analoghe possano ancora ripetersi.