di MoVimento 5 Stelle
Mafia Capitale esiste e per anni ha fatto affari sporchi con funzionari e politici senza scrupoli, finanziando anche il Pd. E’ una realtà di cui abbiamo sempre parlato, denunciandola a gran voce senza paura di raccontare la verità su quello che accadeva nei palazzi romani. In molti, fino a oggi, hanno preferito far finta di non vedere, ma la sentenza dei giudici della Corte d’Appello ci dà ragione: a Roma c’è stata una associazione mafiosa locale che è riuscita ad infiltrarsi nelle vecchie amministrazioni grazie alla complicità di politici messi “a libro paga” e sempre pronti a farsi comprare.
Vi ricordate di Salvatore Buzzi, il “ras” delle cooperative rosse, quello che parlando con la segreteria del presidente del Consiglio comunale Pd, diceva “La mucca tu la devi mungere, però devi dargli da mangiare”? Bene, per i magistrati è un mafioso a tutti gli effetti ed è stato condannato come tale.
Ovviamente, per un mafioso o per un corruttore che ottiene qualcosa, c’è sempre un corrotto che si vende per fare soldi facili sulla pelle dei cittadini. Ecco allora che entra in gioco anche la vecchia politica, quella che troppo a lungo ha tenuto in ostaggio Roma. Al di là della sentenza emessa dalla Corte, sono davvero tanti i politici Pd o di altre forze politiche che si sono lasciati tentare dal malaffare, mettendosi in combutta con personaggi che ora hanno la patente di mafiosità.
Non tutto quello che è venuto fuori in centinaia di udienze ha un risvolto penale, ma è un fatto che lo stesso Buzzi non abbia mai nascosto, anche in aula, di aver finanziato il Pd e non solo. Dunque, possiamo dire che il Partito Democratico ha preso soldi da un mafioso vero! E’ una cosa sulla quale bisognerebbe fare una riflessione seria, una volta per tutte.
Se la città che abbiamo trovato al nostro arrivo in Campidoglio era ridotta a un colabrodo, è anche perché abbiamo raccolto i frutti marci di decenni di malaffare. La vicenda romana, dal centro fino ad Ostia, rappresenta l’esempio più lampante del fallimento del Pd e delle precedenti amministrazioni, perché è esattamente su quel terreno politico che la mafia di Buzzi e compagni ha trovato terreno fertile.