Rivoluzione crowdfunding: sostenere imprese e start up, combattere riciclaggio e paradisi fiscali

di Marco Valli, Efdd – Movimento 5 Stelle Europa

È attualmente in discussione presso la Commissione per i problemi economici del Parlamento europeo la proposta di regolamento della Commissione sul crowdfunding, un fenomeno in espansione ma il cui sviluppo risulta ancora molto al di sotto delle sue potenzialità, a causa dell’assenza di regole omogenee a livello europeo che consentano alle piattaforme di operare in più paesi.

Questa proposta rappresenta quindi un’opportunità cruciale per potenziare e rendere più trasparente e sicuro il crowdfunding, una forma innovativa di “finanziamento dal basso”, partecipato e diffuso, che abbiamo sempre sostenuto – in parallelo con la battaglia che da anni portiamo avanti da anni per rafforzare la capacità del nostro sistema bancario di finanziare l’economia reale-, in quanto rappresenta un canale particolarmente efficace per il finanziamento delle piccole e medie imprese innovative e start-up.

Il crowdfunding consente infatti di raccogliere più facilmente, tramite internet, finanziamenti per i propri progetti, grazie a piccoli investimenti di un gran numero di persone (crowd: folla), quindi al di fuori dei canali di finanziamento tradizionali.

I NOSTRI EMENDAMENTI
Per questo, in fase di emendamento della proposta, abbiamo voluto apportare dei cambiamenti volti a rimuovere alcuni requisiti che riteniamo eccessivamente restrittivi e potenzialmente controproducenti per lo sviluppo del crowdfunding e al contempo a rafforzare maggiormente le richieste di trasparenza e due diligence, alle piattaforme in modo da proteggere meglio gli investitori (soprattutto dalle frodi) minimizzando il rischio che questi canali siano usati per attività di riciclaggio, criminalità finanziaria o per spostare profitti verso o tramite i paradisi fiscali.

Innanzitutto, abbiamo portato la soglia massima di raccolta prevista per singolo progetto in anno da 1 milione a 8 milioni di euro, superata la quale il progetto è soggetto all’obbligo di pubblicare il Prospetto. La soglia di 8 milioni consentirebbe alle PMI in fase di crescita di richiedere investimenti più consistenti per finanziare progetti di grande dimensione, tenendo quindi conto delle maggiori opportunità di raccolta sul territorio europeo rispetto al singolo mercato nazionale, mantenendo però al contempo un meccanismo minimo di tutela contro le frodi.

Sempre al fine di moltiplicare le opportunità di finanziamento per le imprese, abbiamo proposto la creazione presso l’ESMA di un registro online centralizzato che consenta l’accesso da parte di tutti gli investitori interessati a tutte i progetti di crowdfunding offerti dalle singole piattaforme, e l’estensione del regolamento ad alcune tipologie di ICO (offerte iniziali di moneta), uno strumento che consente alle start-up di finanziarsi attraverso l’emissione di nuove criptovalute.

TRASPARENZA CONTRO IL RICICLAGGIO
Dal punto di vista della trasparenza e della prevenzione di frodi e riciclaggio, vorremo che le piattaforme siano tenute a pubblicare sul proprio sito i nominativi dei progetti, nonché il tasso di default relativamente a tutti i progetti finanziati, in modo da indurre una migliore selezione e meglio tutelare gli investitori. Abbiamo inoltre chiamato la Commissione a esaminare le potenzialità dell’applicazione della tecnologia blockchain per facilitare il processo di verifica dei dati e aumentare tracciabilità e sicurezza; abbiamo poi richiesto la definizione di programmi specifici che consentano ai progetti più sostenibili e innovativi in ricerca e sviluppo di divenire eleggibili anche per i finanziamenti BEI e altri fondi UE.

Infine, riteniamo che i compiti di vigilanza verrebbero meglio svolti dalle autorità competenti nazionali – e non dall’ESMA come vorrebbe invece la Commissione -, e per questo chiediamo che siano le autorità nazionali a concedere licenze e decidere sulle revoche, ovviamente sulla base di regole uniche per tutti e in coordinamento con l’autorità europea.

IL VOTO FINALE
Nelle prossime settimane tutte le nostre proposte saranno discusse e vagliate insieme a quelle degli altri gruppi politici, nel tentativo di trovare un accordo su un testo condiviso. Continueremo a lavorare con impegno con l’obiettivo di favorire uno sviluppo sano del crowdfunding, aumentando al contempo trasparenza e sicurezza delle piattaforme, e moltiplicare così le opportunità di finanziamento per le nostre imprese e start-up.