di Mario Giordano, La Verità
La cosa che mi stupisce in questo dibattito sulle pensioni è che tutti coloro che dicono che “non si può toccare la Fornero perché i conti pubblici, perché sennò costo tanto, perché bisogna lavorare fino a 67 anni, 68, 92, 120 anni, bisogna lavorar tutta la vita”, tutti costoro, tutti, godono più o meno di privilegi previdenziali.
A cominciare dal presidente dell’Inps, Tito Boeri, che incasserà molto probabilmente una doppia ricca super pensione grazie a un “codicillo” peraltro ispirato da me medesimo, a cominciare dall’ex mister “mani di forbice” Cottarelli, che dice “No, la Fornero, per l’amor del cielo, è sacra”: lui in pensione a 59 anni, oltre 18mila euro al mese dal Fondo Monetario Internazionale, e in più ci costa 6.500 euro per ogni volta che compare per mezz’oretta in tv su Raiuno, ma questo a parte.
I dirigenti di Bankitalia: “No, ma la Fornero è sacra, attenzione, i costi…”. I dirigenti di Bankitalia hanno avuto privilegi pazzeschi: Rainer Masera, tanto per dirne uno, andò in pensione a 44 anni e oggi prende 18 mila euro al mese. Da quattro anni! I giornalisti, i politici, i parlamentari che godono ancora l’abbiamo raccontato, in parte, dei contributi figurativi… tutti! Tutti coloro che dicono “La Fornero non si tocca” hanno un privilegio e dicono a chi sta in fabbrica, a chi sta nei cantieri che “38 anni di contributi vuoi andare in pensione, ma sei matto? Ma chi ti credi di essere, ti credi di essere un Cottarelli? Ti credi di essere un Boeri? No, tu devi lavorare in fabbrica ancora 39, 40, 42 anni!”. Io scusate, ma quando ce vò ce vò, non so dire altro se non che avete la faccia come il culo.