di Vittorio Ferraresi
La lotta a corrotti e delinquenti è una delle ragioni politiche del MoVimento 5 Stelle ed è alla base del Contratto di Governo. Ricordo la conferenza stampa di inizio settembre a Palazzo Chigi, quando il ministro Bonafede ha illustrato i contenuti del decreto legge #spazzacorrotti dopo il via libera del Consiglio dei Ministri.
Un provvedimento ampiamente concordato e condiviso tra tutti i membri del Governo. Il Daspo a vita per i corrotti, l’agente sotto copertura, la trasparenza per i partiti: abbiamo voluto dare un segnale forte, la pacchia per i corrotti è finita. Lo Stato c’è. Siamo al lavoro per spazzare via una delle principali criticità del nostro Sistema Paese.
Oggi, però, sembra che qualcuno remi contro. C’è qualcuno che non vuole che i corrotti stiano alla larga dalla cosa pubblica. C’è qualcuno che vuole annacquare norme che ci chiedono i cittadini. Si potrebbe pensare a qualcuno dell’opposizione, a qualcuno di Forza Italia. No. Invece sono alcuni deputati della Lega che hanno pensato bene di voler cancellare con propri emendamenti l’asse portante del decreto anticorruzione.
È chiaro che andremo avanti, è chiaro che non indietreggeremo di un millimetro. Lo #spazzacorrotti sarà approvato e con esso spazzeremo via anche una certa ipocrisia che ancora alberga in qualche parlamentare.