Reddito di cittadinanza e quota 100 sono i principali impegni che avevamo preso in campagna elettorale e finalmente sono realtà. Ma voglio parlare dell’importante lavoro che governo e parlamento hanno fatto sulla sanità e che mi rende soddisfatta del testo uscito ieri dal Senato. Abbiamo aggiunto altre risorse al miliardo programmato per il Fondo sanitario nazionale.
Ci sono 4 miliardi in più da investire nel fondo per l’ammodernamento delle strutture sanitarie, contro rischio sismico e antincendio, 350 milioni in tre anni per combattere i tempi di attesa per esami e visite, ci sono più borse di studio per i futuri specialisti e medici di base, ci sono più fondi per la ricerca e per i nostri Istituti di ricerca, e una particolare attenzione al ruolo sociale delle farmacie rurali che rischiavano di sparire.
E infine voglio sottolineare quelle norme più complesse, apparentemente ultratecniche, ma che avranno un grande impatto sulla vita delle persone come la norma per la rinegoziazione dei prezzi dei farmaci a carico del Servizio sanitario nazionale e il meccanismo del payback che porteranno ulteriori risorse da reinvestire nei servizi per i cittadini.
Arrivati al ministero ci siamo trovati situazioni critiche bloccate da anni, a volte decenni. Stiamo cercando di affrontarle tutte, con decisione e lungimiranza, come tutte le questioni che riguardano il personale del Servizio Sanitario Nazionale e dei loro contratti. Ogni norma per la sanità che abbiamo nella legge di bilancio è legata attraverso una visione di futuro che abbiamo portato al ministero della Salute: i cittadini e chi lavora nella sanità devono essere sempre al centro delle nostre decisioni.
Con questa legge di bilancio abbiamo fatto passi avanti per garantire il futuro alla nostra sanità. FATE SAPERE AI VOSTRI AMICI COME STA CAMBIANDO LA SANITÀ