Condividiamo tutti i risultati ottenuti con l’approvazione della Manovra del Popolo alla Camera. Nel testo ci sono misure concrete per rilanciare il lavoro e l’economia a partire da reddito di cittadinanza e quota 100. Tra gli emendamenti approvati, sono stati stanziati 1,5 miliardi di euro per i cittadini truffati dalle banche e colpevolmente ignorati dal governo precedente. Abbiamo portato la deducibilità dell’Imu dal 20 al 40% per capannoni ed immobili adibiti alle attività produttive: un aiuto concreto per chi lavora. Nuove risorse sono state inserite per incentivare l’assunzione di lavoratori con disabilità, ben 10 milioni di euro l’anno in più, e per potenziare i Centri per l’Impiego, strutture fondamentali per dare piena attuazione al reddito di cittadinanza.
Oltre a questo, abbiamo destinato più fondi all’università, agli enti di ricerca e alle borse di studio, perché crediamo fermamente nel valore dell’istruzione. Non ci siamo poi dimenticati di quei territori colpiti dal terremoto del 2012 e abbiamo destinato 73 milioni per accompagnare e completare la ricostruzione, almeno fino alla durata dello stato di emergenza, in provincia di Mantova, in Emilia Romagna e in Veneto. Un intervento a cui si sommano gli 85 milioni provenienti da tagli e risparmi che la Camera ha destinato ai terremotati con un emendamento condiviso da tutte le forze politiche.
Inoltre, abbiamo scelto di potenziare con 10 milioni di euro in più all’anno il fondo per le vittime di reati violenti. Un modo per ristabilire giustizia e diritti. Nella Manovra del Popolo abbiamo previsto anche uno scudo anti-spread per le banche non quotate che tuteli realmente i risparmiatori e una norma contro i bagarini con l’introduzione di biglietti nominali per i concerti con oltre 5mila spettatori. Per avvicinare sempre di più i giovani alla politica e favorirne la partecipazione, è nato invece il Consiglio Nazionale dei Giovani. Un incentivo alla cittadinanza attiva, indispensabile per migliorare la nostra democrazia.
Misure concrete per rilanciare lavoro, economia reale e tessuto sociale del Paese. Ora al Senato renderemo la manovra ancora più efficace. Il cambiamento è nei fatti, l’Italia torna a crescere.