Fare opposizione è una cosa seria. Riuscire a fare un’opposizione intelligente, senza fare sconti a nessuno ma pungolando chi governa per far passare temi e obiettivi per i quali i cittadini ci hanno votato, è un’arte sapiente, che trascende la polemica sterile e pregiudiziale e mira al rispetto del proprio mandato attraverso il raggiungimento di risultati concreti. E’ quello che finora abbiamo realizzato, e stiamo realizzando, in Regione Lazio assieme ai miei colleghi, a partire dal primo consiglio regionale dello scorso 4 aprile ad oggi. Molti i traguardi raggiunti in meno di otto mesi di Legislatura, anche grazie agli incarichi di rappresentanza ottenuti nelle Commissioni in seguito alla ripartizione tra la diversamente maggioranza di Zingaretti e le opposizioni causata dall’inedita situazione creatasi dopo le elezioni di Marzo scorso.
In particolare al MoVimento 5 Stelle sono andate tre presidenze (Agricoltura e Ambiente; Rifiuti, Urbanistica e Politiche Abitative; Vigilanza sul Pluralismo dell’Informazione) e sei vicepresidenze di cui cinque nelle Commissioni (Bilancio, Sanità, Fondi Ue, Sviluppo Economico, Cultura) e una nell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Rispetto alle altre forze politiche che hanno interpretato la propria carica sedendosi sulla poltrona e basta (vedi l’immobilismo della Commissione Sanità presieduta dal centro destra), il MoVimento 5 Stelle sin dall’inizio si è dimostrato l’interlocutore più affidabile, per efficienza e precisione, garantendo il buon funzionamento dei lavori istituzionali.
E a testimoniarlo sono i numerosi risultati conseguiti. A partire da quelli che hanno fatto brillare una delle nostre stelle: l’ambiente. Proprio nella Commissione Agricoltura e Ambiente da noi presieduta, infatti, dopo oltre 25 anni è stato approvato il Piano d’assetto del Parco Regionale dell’Appia Antica, che ha dato regole certe contro il far west di abusi edilizi e garantendo, con un serrato calendario di audizioni, un’ampia partecipazione dei soggetti interessati (dalle associazioni ambientaliste agli agricoltori fino ai Comitati cittadini). Non solo: poco dopo in Aula, con un emendamento al Collegato al Bilancio, abbiamo proposto e fatto approvare l’ampliamento del Parco Regionale dell’Appia Antica, aumentando l’area protetta di oltre 1200 ettari, che ha incluso i terreni del cosiddetto Divino Amore e portato la superficie totale a 3500 ettari. Una misura che ha scongiurato una delle più grandi speculazioni edilizie d’Europa.
Abbiamo concluso in Commissione Rifiuti, da noi presieduta, il primo ciclo delle audizioni per il Piano Regionale dei Rifiuti, il “grande assente” nelle due legislature a guida Zingaretti, e ottenuto dall’assessore competente un cronoprogramma sull’iter del provvedimento: a dicembre le linee guida e a metà del 2019 l’approdo in consiglio regionale per l’approvazione del testo.
E ancora: introduzione dell’agricoltura multifunzionale; approvazione del Piano Triennale sulla Biodiversità; difesa del divieto di scarichi industriali nei bacini potabili all’interno del Piano Regionale di Tutela delle Acque; riorganizzazione delle norme sui danni da fauna selvatica: al mero indennizzo per il danno avvenuto si predilige la prevenzione del danno.
Abbiamo fatto inoltre approvare un nuovo regolamento per le nomine all’interno dei Parchi e degli Ater in modo da garantire trasparenza e competenza.
Difesa del territorio vuol dire innanzitutto prevenzione: ecco perché abbiamo fatto stanziare nel Collegato al Bilancio 30 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria della viabilità regionale, provinciale e comunale e fatto inserire nel Documento di Economia e Finanza Regionale (Defr) il finanziamento di interventi contro il dissesto idrogeologico e la messa in sicurezza dei canali e fossi per la bonifica della pianura pontina dopo aver già impegnato la Giunta a mettere in sicurezza la strada Pontina, triste scenario di continui incidenti e i ponti e viadotti del Lazio.
Più risorse e tutele per i Comuni del Lazio e i loro cittadini: 2 milioni di euro in più per riqualificare le aree degradate, per l’acquisto e l’installazione di telecamere di videosorveglianza e interventi a sostegno della Polizia Locale.
Tra le nostre priorità realizzate, anche lo stop ai privilegi con il passaggio al sistema contributivo per le pensioni dei politici regionali, che ora, grazie al MoVimento 5 Stelle, avranno una pensione uguale a quella di qualunque dipendente pubblico, e la tutela del diritto alla casa e il contrasto delle anomalie che alimentano ulteriormente l’emergenza abitativa che interessa soprattutto Roma. Per questo abbiamo fatto istituire la Commissione Speciale sui Piani di Zona per l’edilizia economica e popolare nel Lazio e un ufficio di co-housing nelle Ater.
Stop inoltre alla messa in liquidazione forzata di tutti gli enti pubblici economici strumentali o vigilati dalla Regione, come ad esempio le Ater, che nel solo Comune di Roma avrebbe provocato un buco nelle casse pubbliche di circa 560 milioni di euro. E ancora: divieto di apertura di nuove sale gioco a meno di cinquecento metri da aree sensibili (scuole, centri giovanili, luoghi di culto ecc.), con la possibilità per i Comuni di individuare altri luoghi sensibili oltre a quelli previsti; 600mila euro per interventi a sostegno dei diritti dei detenuti nelle carceri del Lazio e 200mila euro a sostegno della legge, targata 5stelle, che ha istituito il Registro Tumori.
Numerosi anche gli impegni ottenuti per la tutela del diritto alla salute, dal Piano Sanitario Straordinario per le popolazioni della Valle del Sacco, sito fortemente inquinato nel Basso Lazio, all’abbattimento delle liste d’attesa fino all’inserimento di un servizio ispettivo regionale e di strumenti partecipativi per valutare e monitorare la qualità dei servizi offerti. Maggiore partecipazione anche per gli studenti che, grazie a una nostra proposta inserita nella legge sul Diritto allo Studio, potranno eleggere un proprio rappresentante nel Consiglio di amministrazione di Disco, il nuovo ente per il diritto allo studio, tramite le elezioni a suffragio universale, e per i cittadini, che potranno proporre modifiche di atti normativi nella sezione Lazio Semplice prevista sul sito web regionale.
Più strumenti e risorse per il Co.re.com, il Comitato Regionale per le Comunicazioni, che dovrebbe vigilare sulla qualità, l’indipendenza e il pluralismo dell’informazione.
In dirittura d’arrivo (in Aula a gennaio), la nostra legge sul riordino degli Istituti di Pubblica Assistenza e Beneficenza (IPAB) per garantirne una gestione trasparente.
Questa è solo una parte di quanto abbiamo raggiunto in 8 mesi e vigileremo con molta attenzione che queste misure ottenute in Consiglio arrivino a migliorare la quotidianità dei cittadini laziali. Nei prossimi giorni ci aspettano i lavori sul bilancio previsionale 2019 e anche lì ci adopereremo strenuamente con tutta la nostra caparbietà per rispettare le promesse fatte in campagna elettorale, pur da opposizione. Questo è il nostro pane quotidiano: il lavoro certosino, lontano dai riflettori, tipico dei territori.