Cambiamo il settore della Difesa partendo dalle donne e dagli uomini che lavorano al servizio dello Stato nelle forze armate. Garantiamo loro maggiori diritti e nuove tutele, gli forniamo mezzi all’altezza delle sfide che devono affrontare. E soprattutto garantiamo a tutti cittadini che le Forze armate saranno sempre più vicine ai loro bisogni
In questa Legislatura il MoVimento 5 Stelle in Commissione Difesa ha deciso di partire dalle persone. Può sembrare un concetto lontano dall’approccio tipico della politica a questo settore. Noi vogliamo cambiare. Ci siamo impegnati quindi soprattutto per il personale militare, gli uomini e le donne che lavorano al servizio dello Stato nelle Forze armate. È un punto fondamentale del programma del MoVimento 5 Stelle, condiviso anche nel Contratto di governo, e sul quale sta lavorando il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta.
DIRITTI DEI MILITARI. Vogliamo dare ai militari la possibilità di costituirsi in associazioni professionali a carattere sindacale. L’impulso a intervenire su questo è arrivato da una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito sia impossibile vietarlo. Sentenza che ha trovato in una Circolare del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, un pronto recepimento. Abbiamo quindi depositato una proposta di legge per superare l’attuale normativa sulla Rappresentanza militare, ormai vecchia di 40 anni.
Abbiamo inoltre depositato in Senato un disegno di legge sul ricongiungimento familiare (presente anche nel contratto di Governo). Per quanto riguarda il personale civile, stiamo elaborando una proposta di legge che risolva le criticità che si sono accumulate negli anni, valorizzando il lavoro di coloro che consentono alla “macchina” della Difesa di essere sempre efficiente.
DISMISSIONI MILITARI. Crediamo che i beni dismessi della Difesa, se opportunamente gestiti, possano essere fonte di sviluppo sociale, culturale ed economico, quindi è necessario permetterne il riutilizzo nell’interesse della collettività.
GIUSTIZIA MILITARE. Abbiamo previsto di intervenire su un inquadramento razionale della giurisdizione militare, che, al momento, appare improntata su criteri di non organicità, rispondendo a esigenze di garanzia per il militare indagato e riconoscendo maggiore economicità ed efficienza al sistema.
LA CYBERSECURITY. Stiamo lavorando a delle proposte in tema di Cyber Security. Su questo abbiamo già proposto degli emendamenti alla legge di Bilancio. Puntando alla creazione di un fondo per il potenziamento degli interventi in materia di difesa cibernetica, nonché per il rafforzamento delle capacità di resilienza energetica nazionale. Daremo la possibilità ai nostri giovani di contribuire al progresso del Paese nel comparto della Difesa. L’evoluzione tecnologica in questo comparto, è fondamentale; non possiamo non tenerne conto. Forniremo ai nostri militari gli strumenti adatti per permettere loro di garantire la sicurezza nazionale.
GLI EQUILIBRI INTERNAZIONALI. Il nostro sguardo è rivolto con attenzione alla politica internazionale. L’osservazione strategica di tutti gli scenari, soprattutto i più complessi, ci può permettere di utilizzare le risorse a disposizione al meglio per rendere più incisivo ed efficiente lo strumento militare.
LA SICUREZZA NEI NOSTRI CONFINI. È d’obbligo uno sguardo attento e puntuale all’interno dei nostri confini nazionali. La sicurezza dei cittadini è un nostro valore irrinunciabile. Le Forze armate sono sempre più percepite come vicine ai cittadini e alle loro esigenze: sorvegliano gli obiettivi sensibili, garantiscono la sicurezza sulle nostre strade. È per questo che abbiamo avviato indagini conoscitive sulle missioni già avviate sul territorio nazionale. Puntiamo a migliorare l’operatività dei nostri uomini e donne in divisa, individuando i loro bisogni in base alle specifiche attività che sono chiamati a svolgere.
INDUSTRIE DELLA DIFESA. Miriamo ad implementare le capacità di ricerca e sviluppo nel settore della sicurezza e della difesa attraverso l’acquisizione di sistemi che possano portare un alto valore aggiunto con importanti ricadute in termini tecnologici al sistema Paese.