La Commissione Ambiente del Parlamento europeo ha votato una proposta di regolamento che migliora la trasparenza della valutazione del rischio nella filiera alimentare, quindi riguarda tutte quelle sostanze legate al nostro cibo come OGM e pesticidi. E siamo arrivati a questo voto nonostante il tentativo dei grandi gruppi politici di rimandare: solo noi abbiamo detto a gran voce che un voto così urgente non si poteva posticipare!
La vicenda del glifosato ha dimostrato chiaramente che un parere favorevole dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), non è una rassicurazione sufficiente per i cittadini, quando questo parere si fonda su studi dell’industria tenuti segreti. Grazie a questo provvedimento avremo regole più chiare e rigorose per dire basta alla segretezza di questi studi. In particolare, molte delle modifiche che noi abbiamo proposto sono state adottate. Tra queste:
– Abbiamo chiesto che le informazioni sulle emissioni nell’ambiente, per le quali c’è un interesse pubblico, non vengano tenute riservate
– Chiediamo trasparenza per quanto riguarda le informazioni relative ai pesticidi e ai materiali a contatto con gli alimenti, come i risultati dei test sul rilascio di sostanze chimiche dal materiale al cibo e come la composizione dei pesticidi (i coformulanti possono essere anche 1.000 volte più tossici delle sostanze attive – come il glifosato – prese da sole)
– Vogliamo la pubblicazione dei verbali dei gruppi di lavoro in cui si discutono le misure come l’approvazione di sostanze attive e l’autorizzazione a OGM, e vogliamo che le votazioni degli Stati membri siano pubbliche
– Abbiamo chiesto che nel Consiglio di amministrazione dell´EFSA ci siano anche due rappresentanti del Parlamento europeo, l´unica istituzione europea eletta dai cittadini
Mentre è stato respinto il nostro emendamento riguardante la divulgazione delle informazioni riservate sugli effetti sulla salute e la necessità di tutelare l’ambiente: quando si tratta di informazioni importanti per l’ambiente e la salute dei cittadini non dovrebbero essere tenute riservate!
Ci siamo invece opposti a un compromesso che riguarda la possibilità per la Commissione Ue di richiedere, tramite l’EFSA, degli studi aggiuntivi in caso di disaccordo su questioni di sicurezza pubblica. Noi avremmo voluto la possibilità di richiederli anche per i cittadini e avremmo voluto che fossero indipendenti e finanziati dai produttori, non dai cittadini, attraverso il budget dell´UE. Vigileremo per mantenere questi importanti risultati anche durante il voto previsto durante la prossima plenaria di Strasburgo.