L’intervista di Luigi Di Maio ad Affari Italiani
Un bilancio dei primi sei mesi di governo e le priorità del secondo semestre, i rapporti con la Lega e il contratto, le elezioni europee e il programma e le alleanze del Movimento Cinquestelle a Bruxelles. Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico e del lavoro, vicepremier e leader di M5S, ha scelto Affaritaliani.it per la sua prima intervista dopo l’approvazione a Bruxelles e in Senato della manovra di bilancio. Con molti spunti di gran rilievo politico ed economico. Eccola
D) 1 – Archiviata positivamente la legge di bilancio, quali le luci e quali le ombre del primo semestre di governo?
“Abbiamo raggiunto un risultato importante perché per la prima volta al centro di questa manovra ci sono i cittadini. Abbiamo trovato un paese abbandonato a se stesso e in sei mesi sono tanti i traguardi raggiunti. La nostra Manovra ridà dignità al popolo. Il presidente Conte ha portato avanti una trattativa con la Commissione da vero avvocato degli italiani, difendendo le misure contenute all’interno della manovra ed evitando la procedura di infrazione. In sei mesi aumentiamo le pensioni minime e quelle d’invalidità, parte il reddito di cittadinanza che rivoluzionerà il mercato del lavoro, eliminiamo la legge Fornero, abbassiamo il costo del lavoro tagliando le tariffe Inail che le aziende pagano senza diminuire le garanzie per i lavoratori. Ci occupiamo del rilancio e dello sviluppo del nostro Paese, investendo 10 miliardi sul dissesto idrogeologico e finanziando con 6000 euro di bonus l’acquisto di auto elettriche.
Prolunghiamo il tempo pieno nelle scuole primarie, agevolando le famiglie e offrendo un’offerta formativa più ampia ai nostri bambini. Inoltre, vorrei ricordare che il primo decreto economico di questo Governo è stato il decreto dignità e i dati confermano che in Italia cresce il numero di contratti a tempo indeterminato. Infatti, i dati congiunti di Ministero del Lavoro, Istat, Inps, Inail e Anpal parlano chiaro: a fronte di una diminuzione di 27 mila contratti a tempo determinato c’è un aumento di 42 mila contratti stabili rispetto al trimestre precedente. Sono i primi frutti del Decreto Dignità e sono certo che il 2019 confermerà in pieno questo trend. Un’altra medaglia è l’approvazione della legge spazzacorrotti che, tra le tante cose, introduce finalmente il DASPO per i corrotti e la trasparenza sui finanziamenti ai partiti. Sono sempre state battaglie del Movimento 5 Stelle che abbiamo portato a compimento in 6 mesi. Insomma abbiamo dato uno scossone all’Italia”.
D) 2 – Quali le priorità del prossimo semestre?
“Iniziamo subito l’azione legislativa per il taglio del numero dei parlamentari, continuiamo a individuare le sacche di spreco e privilegio da tagliare. Nascerà una squadra che ho voluto chiamare “Mani di forbice” che si occuperà di continuare ad individuare gli sprechi tagliando e razionalizzando la spesa inutile. E poi mi occuperò dell’avvio del reddito di cittadinanza, del rispristino di diritti dei lavoratori in larga parte calpestati dal Jobs Act. L’intento è quello di rendere più lineare il mercato del lavoro assicurando diritti ai lavoratori, consentendo alle imprese di assumere con un costo del lavoro più basso. Abbiamo già iniziato con la rimodulazione delle tariffe Inail e proseguiremo su questa strada”.
D) 3 – Il contratto di governo con la Lega va rivisto, modificato, integrato?
“Il contratto è ampio e strutturato per essere realizzato in 5 anni, abbiamo tanti impegni da onorare. Io mi concentro su quelli. E’ fondamentale per il bene del paese realizzare i punti del contratto. Non vedo al momento il bisogno di integrare o modificare”.
D) 4 – Che cosa non ha funzionato finora nella vostra alleanza di governo?
“Credo che sia una fusione a freddo di due forze politiche che ha funzionato bene. C’è un rapporto diretto e schietto, tutte le situazioni le abbiamo affrontate con franchezza e senza dietrologismi. Ci sono visioni diverse su alcuni temi, come è giusto che sia, ma fino ad oggi, con il confronto, si è sempre trovata la quadra”.
D) 5 – Quali correttivi andrebbero apportati onde evitare differenziazioni e divisioni e dare più omogeneità e compattezza alla maggioranza?
“L’importante è che si continui sulla linea dettata dal contratto di Governo, le differenze di vedute le abbiamo appianate e limate proprio grazie al contratto stipulato quando è nato l’esecutivo”.
D) 6 – Verso le elezioni europee: quali saranno strategie, alleanze, programmi e uomini del M5S per vincere e portare il Cambiamento italiano anche in Europa?
“Anche alle elezioni europee, come è accaduto il 4 marzo scorso, avremo un quadro politico completamente diverso da quello attuale. Ci sarà un vento di cambiamento che arriverà anche in quelle Istituzioni. Il M5S ha un progetto preciso: abbiamo già un’interlocuzione con alcune forze politiche che entreranno per la prima volta nel Parlamento europeo. Inoltre, presenteremo un manifesto per un’Europa diversa, che non ha nulla a che vedere con la destra sovranista e con la sinistra. Al centro torneranno i cittadini”.