Tredicesimo appuntamento con “Parole Guerriere Seminari Rivoluzionari” giovedì 6 dicembre alle 17.30, nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, in via di Campo Marzio 78, a Roma. Interverranno il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, il Vice Ministro del MIUR Lorenzo Fioramonti, l’imprenditore e ambasciatore del Goal di Sostenibilità dell’ONU Marco Antonio Attisani, la deputata del MoVimento 5 Stelle Dalila Nesci e il poeta e filosofo Marco Guzzi.
L’andamento esponenziale dell’evoluzione tecnica a cui assistiamo -in particolare negli ultimi 200 anni dopo millenni di sostanziale calma- per non travolgere e distruggere l’umanità, si deve necessariamente accompagnare ad una evoluzione della coscienza dello stesso genere umano. È un problema filosofico-esistenziale-spirituale. Si tratta della capacità di riuscire a fare metànoia, per dirla alla greca, e cioè un radicale cambiamento del nostro modo di pensare, di sentire e di volere.
Questo si può fare soltanto con una vera e propria Rivoluzione Culturale che metta in campo tutti i mezzi di comunicazione: dalle nostre lingue alle televisioni, dai canali youtube ai profili Facebook. Bisognerà auto-educarsi (educere = trarre fuori) ad una nuova modalità di essere umani.
Stiamo vivendo uno dei più profondi mutamenti antropologici della storia, in cui ogni aspetto della vita umana attraversa un immenso travaglio di rigenerazione. In questa fase gli sviluppi delle tecnologie svolgono una funzione centrale, dilatando ogni giorno i confini del possibile. In particolare la rivoluzione telematica, e l’esplosione di Internet, sembrano formare una umanità sempre più connessa, una rete appunto di relazioni permanenti, entro la quale ogni persona sta ridefinendo la propria identità. Questo processo, come ogni potenziamento tecnico nella storia, possiede anche lati oscuri, che vanno individuati, senza cadere in facili ottimismi.
La ridefinizione tecnica dei lineamenti dell’uomo infatti può orientarsi sia verso un arricchimento della conoscenza e della libertà, che verso un appiattimento, una omologazione maggiore, e una ulteriore perdita di senso e di umanità.
Molte derive nell’utilizzo dei Big Data, ad esempio, ci indicano gravi pericoli per l’evoluzione dell’uomo, che rischia di essere ridotto a quantified self, ad un’entità numerica spersonalizzata.
In questa fase perciò urge un grande rinnovamento della formazione complessiva dell’essere umano, un potenziamento delle nostre capacità di concentrazione e di creazione, lo sviluppo di inedite tecnologie interiori che sappiano equilibrare e dare orientamento a quelle telematiche.
La sfida è l’implementazione della Terza Rivoluzione Industriale (vedi Rifkin 2011) insieme ad un nuovo modello formativo. Infatti, avrà ancora senso usare la parola progresso solo se riusciremo a coniugare la crescita economica con il benessere diffuso, che non può essere soltanto monetario/finanziario ma che deve essere soprattutto sociale -leggi esistenziale- ed ambientale.
#PG: “Serve un Pensiero Originale per Alimentare una Rivoluzione Permanente, Democratica, Pacifica e Gioiosa”
Tutte le info per partecipare qui https://www.facebook.com/events/246971272647348/
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