Sapevamo che l’Italia era in stato di emergenza dopo anni di lacrime e sangue, tagli alla spesa sociale e eliminazione dei diritti dei lavoratori. Non appena giunti al governo, come avevamo detto in campagna elettorale, abbiamo agito subito per attuare misure per rimetterlo in piedi e lo abbiamo fatto prima di tutto con il Reddito di cittadinanza e l’aumento della pensione minima.
Allo stesso tempo ci stiamo muovendo per andare avanti e pensare al futuro. Per questo abbiamo deciso di investire sulla Green economy e sul digitale come mai si era fatto sino ad ora. Non farlo significherebbe restare indietro e, magari, tra 5 o 10 anni ritrovarci nella stessa situazione in cui siamo adesso. Questa è una scelta strategica fondamentale e che sono sicuro sarà vincente. Infatti secondo le previsioni di Unioncamere e Anpal sull’occupazione dei prossimi anni, da qui al 2023 sono previste tra le 2,6 e le 3,2 milioni di assunzioni nei comparti Green Economy e Digitale, di cui quasi un milione saranno nuovi posti di lavoro. È la direzione in cui sta andando il mondo e noi vogliamo anticipare il futuro, preparandoci fin da ora. Addirittura storici marchi come la Bertone stanno tornando a produrre investendo proprio su questo mercato, in questo caso specifico nella produzione di auto elettriche, e auguro loro tantissimo successo. Sono scelte lungimiranti che fanno bene a un Paese desideroso di compiere il grande salto e che verranno ripagate da un mercato sempre più fiorente.
Ci stiamo rimettendo in carreggiata e presto potremmo inserirci nella corsia di sorpasso.