Intervista di Fabio Massimo Castaldo, Efdd – Movimento 5 Stelle Europa, rilasciata a Il Fatto quotidiano.
Dritti contro Macron, ancora. Agitando anche una risoluzione del giugno scorso, con cui il Parlamento europeo chiedeva un seggio per la Ue nel Consiglio di sicurezza nell’Onu, proprio come pretendono ora i Cinque Stelle. Un documento approvato con una larga maggioranza (390 sì e 103 no), appoggiato anche da molti parlamentari francesi, socialisti e popolari, mentre il Front National di Marine Le Pen votò contro. “E questo conferma due cose, la necessità di un seggio permanente per l’Unione e l’ipocrisia di Emmanuel Macron, che fino a ieri faceva l’europeista e ora punta a una Ue monopolizzata da Francia e Germania” sostiene il 5Stelle Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente del Parlamento europeo. L’uomo che sta gestendo assieme a Luigi Di Maio le trattative per creare un nuovo gruppo in Europa, a guida del Movimento. E che non a caso torna ad accusare:
“Dopo aver presentato un emendamento al regolamento per permettere alla conferenza dei capigruppo di bloccare la nascita di nuovi gruppi, ora i socialisti ci riprovano con un altro testo che vuole rimettere all’Aula la decisione, co-firmato dal partito dell’ungherese Orban. È una novità cosmetica, ma il succo che è a colpi di maggioranza vogliono fermare il nuovo”.
Però il punto principale rimane Macron, l’avversario che il Movimento si è scelto per queste Europee. Perché è “il Renzi francese”, un uomo dell’establishment che in casa è assediato dai Gilet gialli e fuori dei confini crea guai al governo italiano in partite pesanti, prima tra tutte quella in Libia. E pazienza se un paio di anni fa Di Maio gli scriveva lettere pubbliche dal blog, citandolo come una fonte di ispirazione. “Ma è lui che è cambiato, dimostrando la sua ipocrisia”sostiene Castaldo. Che riparte dalla risoluzione, un atto di indirizzo non vincolante. “Però il tema è politico – continua il grillino – perché fino a pochi mesi anche la Francia riconosceva la necessità di un seggio permanente nel Consiglio dell’Onu per l’Unione, quindi voleva rafforzarla. Invece ora Macron fa un patto con la Germania che punta a far ottenere un altro seggio ai tedeschi, con diritto di veto”.
Però è naturale muovere due obiezioni: i 5Stelle il seggio lo vorrebbero togliere proprio alla Francia. E in fondo l’asse con la Germania della Merkel lo vorrebbero in tanti, forse perfino il Giuseppe Conte sorpreso in un fuori onda a confidarle i timori del M5S per il risultato nelle Europee…E Castaldo replica così: “Il nodo non sono i normali incontri bilaterali del premier, ma il fatto che due Stati vogliono guidare l’Unione, con Macron e Merkel che vogliono puntellarsi a vicenda, perché sono due leader in difficoltà. Ma questo va contro gli interessi dell’Europa, e stride anche con la vecchia retorica europeista del presidente francese, che ora è dichiaratamente ostile al governo italiano. Quando venne formato, lui parlò di lebbra”.
Basta questo? “Il suo governo porta avanti una politica ostile all’esecutivo italiano, e lo ha dimostrato anche contestando l’accordo tra Fincantieri e la società cantieristica francese Stx (ora all’esame dell’Antitrust della Ue, ndr)”. D’accordo: ma voi mordete il presidente francese senza sosta, invece il presidente del Consiglio Conte e il ministro degli Esteri Moavero abbassano i toni. L’impressione è che abbiate più linee di politica estera dentro lo stesso governo… “No, semplicemente loro tengono aperta la porta del dialogo, come è giusto visto il loro ruolo. Mentre noi mettiamo in luce le contraddizioni di Macron”.
Resta il fatto che elogiare e proporre accordi ai Gilet come ha fatto il Movimento non è una via per migliorare i rapporti. Ma Castaldo rilancia: “Noi manteniamo un’interlocuzione con il movimento francese, e attendiamo di capire che idea di Europa hanno e quali battaglie vogliono portare avanti”. Intanto il socialista tedesco Jo Leinen ha ripresentato un emendamento al regolamento del Parlamento Ue, in base a cui i capigruppo potrebbero “raccomandare” all’Aula di votare sulla nascita di nuovi gruppi. E il M5S ovviamente protesta: “Vogliono limitare il diritto delle opposizioni, e di chi non è legato all’ancien regime”. L’ennesimo fronte, verso la trincea delle Europee.