È finita la lunghissima fuga di Cesare Battisti.
ll mio pensiero va ai familiari delle vittime di Battisti: Antonio Santoro, Pierluigi Torregiani, Lino Sabbadin, Andrea Campagna. A loro posso dire che, finalmente, giustizia è fatta!
Ora Cesare Battisti sarà riconsegnato all’Italia. La tensione delle ultime ore e il dovuto riserbo possono lasciare spazio alla soddisfazione per aver raggiunto un risultato atteso per 25 anni.
Battisti in Italia dovrà scontare la sua pena: chi sbaglia deve pagare e anche Battisti pagherà.
Il tempo trascorso non ha lenito le ferite che Battisti ha lasciato nelle famiglie delle sue vittime e nel popolo italiano, così come non ha fatto diminuire il desiderio umano e istituzionale di ottenere giustizia. Ringrazio le autorità italiane e brasiliane. Ringrazio l’Interpol, l’intelligence italiana e tutte le forze di polizia per l’impegno senza sosta e il tempismo col quale hanno agito. E ringrazio le autorità boliviane.
Ma un ringraziamento particolare, permettetemelo, va a tutti coloro che al Ministero della Giustizia hanno inseguito questo risultato dal lontano 1993. Tra Francia, Messico e Brasile, non è mai stata abbassata la guardia, non ci si è mai arresi di fronte alle difficoltà, anche quando tutto sembrava perduto.
Anche in questi ultimi mesi, i contatti col Brasile sono stati costanti. La perseveranza è la madre del successo.
Il Ministero che ho l’onore di rappresentare è fatto di donne e uomini inarrestabili che ogni giorno lavorano per il buon funzionamento della giustizia.
Mi piace pensare che questa tenacia sia quella di un popolo intero, quello italiano.