Il 5% più ricco degli italiani è titolare da solo della stessa quota di patrimonio posseduta dal 90% più povero. Il dato allarmante è presente nel rapporto “Bene pubblico o ricchezza privata” diffuso da Oxfam come ogni anno alla vigilia del World economic forum di Davos. Un dato che dovrebbe essere analizzato con attenzione da chi in questi anni ha governato ignorando completamente gli italiani in difficoltà e continuando a favorire la concentrazione della ricchezza in poche mani. Una distorsione inaccettabile per una sedicente sinistra che ha sacrificato i diritti economici e sociali degli italiani sull’altare degli interessi dei banchieri e dei lobbisti!
Ascoltare in questi giorni Renzi, la Boschi, Forza Italia e, addirittura, la Destra cosiddetta “sociale” della Meloni annunciare la volontà di proporre un referendum contro milioni di italiani in difficoltà fa rabbrividire.
Questi radical chic che sorseggiano flùte di champagne nelle loro cene da 6000 euro a cranio, questi frequentatori assidui di terrazze dorate, hanno completamente perso il contatto con la realtà, non sanno nemmeno cos’è la sofferenza di milioni di padri, madri, nonni, bambini, che sopravvivono sotto la soglia di povertà e li trattano come fancazzisti, ladruncoli, fannulloni, vacanzieri.
Blaterano di gente abituata ad oziare sul divano, senza nemmeno immaginare che queste persone sono state costrette a non avercelo nemmeno un divano!
Non c’è limite alla loro arroganza e alla vergogna che non riescono a provare: hanno portato avanti politiche lacrime e sangue che hanno impoverito milioni di famiglie e di pensionati italiani ed oggi hanno il coraggio di proporre un referendum per cancellare il Reddito di cittadinanza che serve ad aiutare quelle stesse famiglie e quegli stessi pensionati che tante volte abbiamo visto in fila alla Caritas o a rovistare nell’immondizia per inventarsi un pasto.
La loro boria rappresenta il loro fallimento.
Il rapporto di Oxfam conferma quello che noi del MoVimento 5 Stelle diciamo da sempre: serve un intervento radicale per combattere la povertà e redistribuire la ricchezza. Quello strumento è il reddito di cittadinanza. Abbiamo portato avanti per anni questa battaglia e, una volta al Governo, abbiamo mantenuto la parola. Il Reddito di cittadinanza finalmente è realtà e lo dobbiamo a tutte quelle persone che in questi anni sono state abbandonate da una sprezzante élite nell’angolo più buio del Paese, a quelle persone che hanno sofferto, che si sono sacrificate, che hanno tenuto duro per dare da mangiare alla propria famiglia.
Con il reddito di cittadinanza giovani e meno giovani saranno agevolati nel reinserimento lavorativo e, nel frattempo, avranno un reddito per poter respirare e per riattivare i consumi. Ne gioveranno artigiani, commercianti e imprenditori perché le imprese sono al centro del programma del reddito.
Il MoVimento 5 Stelle punta a realizzare al meglio Reddito e Quota 100, due misure fondanti del nostro programma elettorale. Il nostro obiettivo è redistribuire la ricchezza affinché la bilancia del patrimonio inizi a pendere verso quel 90% di italiani dimenticati dai politici “pariolini”. E lo faremo sempre con maggiore determinazione.
Lasciamo il divano e i popcorn all’opposizione, impegnata a programmare il referendum contro il reddito tra uno shopping e l’altro a Via Condotti. Troppo champagne, forse, le avrà dato alla testa.