Voglio raccontarvi queste giornate, come quelle vissute da cittadina di Afragola che vede la sua città, unita, in marcia contro la camorra.
Questa mattina molti quotidiani hanno deciso di riassumere tutto quello che sta succedendo qui, riducendolo al gesto del baciamano al Ministro Salvini, ma un siparietto di pochi secondi non può oscurare tutto ciò che di serio si sta facendo e non può sminuire e ridicolizzare la paura e l’indignazione degli afragolesi, facendoli passare per quelli che vivono nella città dei baciamano. Piuttosto, questo è il luogo dove vivono tante persone, la maggioranza, che hanno il coraggio di scendere per strada mettendoci volto e voce, degli studenti che danno speranza al futuro così come di tutte le associazioni che hanno voluto metterci il nome.
Ieri ho partecipato al tavolo istituzionale con il Ministro degli interni, i sottosegretari, il Questore, il Prefetto, il Sindaco, comandanti di reparti delle Forze dell’Ordine e altri colleghi deputati. A quel tavolo abbiamo tutti assunto la volontà e la responsabilità – ognuno per ciò che gli compete – di voler dare risposta ad una città che non è solo camorra. Inoltre, il Governo del Cambiamento ha nominato il nuovo Commissario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. Sarà un mio impegno ben preciso continuare a seguire l’ottimo lavoro che stanno svolgendo gli inquirenti, e dare ossigeno e tranquillità ai nostri commercianti, troppo a lungo rappresentati come quella categoria debole, che non reagisce alla violenza messa in campo dalla criminalità.
Non è affatto così, siamo riusciti a non far vincere la paura e sono felice di sapere che i negozi della mia città siano vivi, e che Afragola continui a vivere la sua normalità.
Noi non abbandoneremo mai questo territorio, io non lo farò perché è qui che vivo, qui compro il pane la domenica mattina, qui vado a bere il caffè prima di prendere il treno che ogni settimana mi riporta a Roma.
La mia città è Bellezza e sarà ancora più bella quando si consacrerà la sua rinascita.