Nel 2013, all’inizio dell’esperienza del MoVimento 5 Stelle in Parlamento, proposi una risoluzione, poi approvata all’unanimità, contro i guardrail killer. Ora che siamo al Governo, quella risoluzione si trasformerà in una norma che punta a porre fine a una strage silenziosa: quella di tanti, troppi, motociclisti che muoiono sulle nostre strade per un guardrail che dovrebbe, invece proteggerli. Morti assurde, ancora di più se pensiamo che sono dovute a una mancanza nelle norme attuali: perché non c’è una legge che obblighi chi gestisce le strade a installare una protezione adatta a scooteristi e motociclisti.
Il Governo si appresta invece ora a emanare un provvedimento, messo a punto l’ottobre scorso e attualmente in visione all’Unione europea, che obbligherà i gestori delle nostre strade ad installare alla base dei guardrail i DSM (Dispositivi Salva Motociclisti) nei tratti più pericolosi e con un’alta incidentalità accertata.
L’Unione Europea ha tempo fino al 28 febbraio per fare le sue osservazioni, dopo di che il decreto ministeriale che abbiamo predisposto potrà essere adottato e la norma sui guardrail salva motociclisti sarà realtà.
La necessità di adottare una norma italiana per l’istallazione dei dispositivi di sicurezza per motociclisti è stata particolarmente caldeggiata dall’Associazione Motociclisti Incolumi e dalla Associazione italiana Familiari e Vittime della Strada. Si tratta, in poche parole, di sistemi che puntano a mitigare gli effetti dell’urto di un motociclista che, dopo essere caduto, scivola verso la barriera stradale discontinua.
Di preciso, la norma che abbiamo preparato prevede l’installazione di questi dispositivi su tutte le curve circolari caratterizzate da un raggio minore di 250 metri nei casi di interventi di nuova costruzione, di adeguamento di tratti stradali esistenti che comportano varianti di tracciato e/o rinnovo delle barriere di sicurezza stradali su tratti significativi. Sarà obbligatoria l’installazione dei dispositivi salva motociclisti anche su quelle strade già esistenti in cui siano avvenuti negli ultimi tre anni almeno cinque incidenti con morti e/o feriti, con il coinvolgimento di moto o scooter.
Non appena arriverà l’ok dall’Europa, adotteremo il decreto per far entrare in vigore subito questa norma di civiltà, per cui ci spendiamo da anni. Proteggere chi si sposta su due ruote è una battaglia storica del MoVimento 5 Stelle, che a breve sará realtá e metterà finalmente l’Italia all’avanguardia in Unione europea in tema di sicurezza stradale.