Era poco più di un anno fa quando, dall’opposizione, siamo riusciti a far approvare una legge per noi essenziale nella lotta alla corruzione: il whistleblowing. E oggi cominciano a vedersi i frutti.
La normativa che tutela i dipendenti pubblici che segnalano condotte illecite da parte dei propri colleghi, ha dato coraggio a tanti lavoratori onesti che ora si sentono tutelati e hanno maggiore fiducia nella giustizia. A Palermo, in occasione della pubblicazione della relazione annuale sulle procedure anticorruzione del Comune, un dato salta subito agli occhi: le segnalazioni sono triplicate rispetto all’anno prima. Riguardano dipendenti coinvolti in procedimenti giudiziari, veri e propri presunti illeciti e violazioni del codice di comportamento: tutti fatti che devono essere vagliati dalle autorità di riferimento. Ma la novità più significativa è che sono gli stessi dipendenti comunali a segnalare le presunte violazioni tramite lo strumento del whistleblowing che garantisce quasi il totale anonimato: il mittente può essere conosciuto esclusivamente dal responsabile anticorruzione del Comune.
Tira un’aria nuova, finalmente, nel Paese. C’è più fiducia negli strumenti anticorruzione e con l’entrata in vigore della legge “Spazzacorrotti” andrà sempre meglio. E’ il riscatto di tutti i cittadini onesti!