Con il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, abbiamo deciso di convocare il tavolo per la qualità dell’aria, invitando nelle prossime settimane i governatori di Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto e con loro i sindaci dei grandi centri urbani di queste regioni, per trovare un nuovo accordo che preveda misure e azioni sempre più efficaci a tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente. I dati recentemente diffusi dall’Agenzia Europea dell’Ambiente attestano che il 95% dei cittadini europei a rischio di malattie per polveri ultrasottili pm 2.5, biossido d’azoto e ozono vivono nel nord del Paese.
In Italia, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Istituto Superiore della Sanità, ogni anno si registrano tra le 85.000 e le 90.000 morti premature causate dall’inquinamento, la maggior parte nelle regioni della pianura padana, una delle zone più inquinate d’Europa e del mondo.
Anche per questo l’Italia è sotto infrazione europea per la qualità dell’aria. Il Ministero dell’Ambiente sta firmando protocolli con le regioni maggiormente coinvolte per azioni strutturali mirate a migliorare la qualità dell’aria.
Ma è giusto agire insieme perché quello dello smog è un problema di ambiente e di salute. Secondo il rapporto Legambiente Onlus Mal’Aria, nel 2018 sono stati superati i limiti di legge in ben 55 capoluoghi di provincia in Italia e Brescia risulta la città più inquinata della Penisola.
È tempo di agire tutti per intraprendere senza esitazione i cambiamenti necessari. L’aria e la salute sono un bene comune! La lotta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici non deve vederci divisi ma uniti. Per noi, per i nostri figli, per il nostro futuro.
Tutti insieme per la salute e l’ambiente dei nostri cittadini.
Fonte mappa: http://maps.who.int/airpollution/