Ci siamo detti: proviamo a fare il gioco del #10yearschallenge con la politica italiana e vediamo cosa viene fuori…
Il risultato è impressionante.
La foto del 2008 è a colori ma sembra un reperto antico: ci sono vecchi politicanti – tra l’altro in queste ore scopriamo che alcuni di loro stanno cercando ancora di riciclarsi: buona fortuna! – protagonisti di scandali politici ed economici. E sotto l’elenco dei loro disastri. Nell’ordine: il Lodo Alfano, che voleva proteggere le alte cariche dello Stato dai processi ma è stato fortunatamente dichiarato incostituzionale; il legittimo impedimento, un trucco per allungare i processi di Berlusconi fino alla prescrizione; il ddl intercettazioni pensato per indebolire gli strumenti di indagine e per tappare la bocca ai giornalisti onesti. Tutti provvedimenti ad personam, per salvare il capo e i suoi compari. E poi il decreto Gelmini che ha tagliato con l’accetta le risorse per la scuola. Avremmo potuto inserirne tanti altri ma non c’era spazio…
A destra invece una foto dell’attività di questa maggioranza. A distanza di dieci anni la musica è decisamente cambiata. Dicevano che non si poteva fare ma stiamo dimostrando che non è così: Reddito e pensioni di cittadinanza: una rivoluzione nel welfare italiano, che finalmente mette lo Stato nelle condizioni di proteggere le persone più deboli e dà un’opportunità concreta ai disoccupati per trovare lavoro; quota 100, così i pensionati potranno meritarsi la pensione dopo anni di sacrifici; il decreto dignità che combatte la precarietà, le delocalizzazioni selvagge, la dipendenza dal gioco d’azzardo e semplifica la vita burocratica delle imprese; la manovra del popolo, scritta dopo tanti anni non sotto dettatura delle lobby ma dei cittadini e delle loro esigenze. E lo Spazzacorrotti: la prima, vera, legge anticorruzione nel nostro Paese.
C’era un tempo in cui i politici facevano le leggi per se stessi, per i loro interessi e i loro privilegi. Oggi chi governa fa le leggi per i cittadini e i per i loro diritti.