La protesta dei pastori sardi ha posto all’attenzione nazionale un problema che ha radici molto profonde. Il reparto agroalimentare sardo vive da tempo una crisi lunga e profonda, dovuta a una politica locale inadeguata che non ha saputo dare soluzioni a un comparto fondamentale per tutta l’Isola. Il 24 febbraio con l’elezione del nuovo governatore della Regione Sardegna invertiremo questo trend. Urge un riordino del sistema pubblico regionale in agricoltura. Il Movimento 5 Stelle con Francesco Desogus darà una risposta forte e immediata ai numerosi operatori del settore.
Partiamo dal comparto lattiero-caseario. Come sappiamo, in Sardegna il settore del latte è in forte difficoltà. Per dare una risposta concreta ai numerosi operatori del settore bisogna creare politiche in grado di sostenere un prezzo equo del latte, che soddisfi le esigenze dei pastori e quello dei produttori. Ecco perché proponiamo un tavolo permanente che coinvolga tutta la filiera: allevatori, trasformatori, commercianti.
Realizzeremo una campagna di formazione finalizzata a rendere competitiva la produzione e la divulgazione dell’uso delle nuove tecnologie in allevamento. Inoltre, è necessario favorire il prestito di esercizio per garantire liquidità a basso costo nei mesi non produttivi. Esistono in Sardegna centinaia di filiere minori del comparto agroalimentare, queste vanno valorizzate e ascoltate. Il programma del Movimento 5 Stelle punta al potenziamento di tutta la filiera agroalimentare coinvolgendo tutti i settori della filiera agroalimentare, dal settore vitivinicolo all’ olivicolo, dall’ortofrutticolo alla produzione dei cereali.
Il rilancio della regione deve passare anche per i settori dell’acquacoltura e della pesca. La Sardegna possiede 1850 km di coste e oltre 15 mila ettari di stagni e lagune. La vocazione turistico – ambientale deve avere un ruolo fondamentale per il rilancio di tutta la Sardegna.
In Sardegna #ilverocambiamento passa dal Movimento 5 Stelle.
In Sardegna #ilverocambiamento è con Francesco Desogus.