Treni regionali, autobus, metropolitane. Ogni giorno siamo più di 5 milioni e mezzo ad usare questi mezzi per raggiungere il posto di lavoro o di studio, per incontrare i nostri cari o per qualsiasi altro motivo. Possiamo dire tranquillamente che un pezzo delle nostre vite si svolge su quelle carrozze e su quei mezzi di trasporto.
Per il Movimento 5 Stelle quella del trasporto pubblico locale è una delle più importanti battaglie per il benessere dei cittadini. Creare un trasporto ferroviario regionale e locale moderno, significa avere città meno inquinate e più vivibili, e in generale migliorare il pendolarismo e la mobilità urbana.
Conosciamo la situazione. Anni di politiche focalizzate solo sulle grandi opere e sulle tratte faraoniche dell’alta velocità hanno reso il trasporto locale marginalissimo, inferiore. Come se esistessero viaggiatori di serie A e di serie B. Anzi, di prima e di seconda o terza classe, con i pendolari relegati nel girone infernale di carrozze sovraffollate, degrado, ritardi.
Chi attraversa le nostre regioni e città su treni, metro e autobus non merita questo trattamento. Per questo motivo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, ha firmato il decreto interministeriale con il quale vengono ripartiti tra le Regioni a statuto ordinario oltre 3,8 miliardi di euro (3.898.668.289,20). Tra i fondi, sono stati conteggiati, e dunque di fatto sbloccati, i 300 milioni di euro accantonati dalla legge di Bilancio 2019.
Adesso spetta alle regioni utilizzare questi fondi al meglio. Quale migliore investimento pubblico se non questo, che incide in maniera così diretta sulla vita dei cittadini e contribuisce in modo decisivo al rilancio economico dei nostri territori?
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Diciamo SI agli investimenti che servono davvero all’Italia.