Poco fa alcuni giornalisti mi hanno chiesto fuori da palazzo Chigi cosa ne pensassi dei risultati in Sardegna. Ovviamente i dati ufficiali non ci sono ancora, si stanno spogliando le prime schede e i primi seggi. Noi siamo positivi perché in questo momento, per la prima volta nella storia della Regione Sardegna, entriamo con diversi consiglieri regionali e per noi è un dato importante perché non c’eravamo. Noi eravamo a zero a livello regionale. Voglio dire anche che, e non mi stancherò mai di ripeterlo, è inutile che si confronti il dato delle amministrative con quello delle politiche: si confrontano, in questo caso, le mele con le pere. Noi a livello amministrativo abbiamo sempre avuto dei risultati totalmente diversi da quelli nazionali e la Sardegna non fa eccezione. Certo, eravamo 60 candidati (quelli del MoVimento 5 Stelle) contro 1.350, con decine di liste civiche e una scheda elettorale che era un lenzuolo. Stiamo parlando di una situazione nella quale se andate a vedere le singole forze politiche vedrete che il MoVimento è in linea con tutte le altre. Il tema sono queste ammucchiate di liste civiche.Poi posso capire che in questi mesi ci siamo messi contro banche e assicurazioni alle quali abbiamo aumentato le tasse, così come al gioco d’azzardo, le trivellazioni in mare le abbiamo bloccate e ci siamo inimicati i petrolieri e che quindi un certo mondo stia godendo nella speranza che possa morire il MoVimento, ma così non è. Il MoVimento 5 Stelle è vivo e vegeto e va avanti in Regione Sardegna, come a livello nazionale, dove stiamo lavorando all’arrivo anche in Sardegna (come nelle altre regioni d’Italia) del Reddito di Cittadinanza e la settimana prossima presenteremo il nuovo piano incentivi per le imprese italiane.
Pubblicato da Luigi Di Maio su Lunedì 25 febbraio 2019
Poco fa alcuni giornalisti mi hanno chiesto fuori da palazzo Chigi cosa ne pensassi dei risultati in Sardegna. Ovviamente i dati ufficiali non ci sono ancora, si stanno spogliando le prime schede e i primi seggi. Noi siamo positivi perché in questo momento, per la prima volta nella storia della Regione Sardegna, entriamo con diversi consiglieri regionali e per noi è un dato importante perché non c’eravamo. Noi eravamo a zero a livello regionale. Voglio dire anche che, e non mi stancherò mai di ripeterlo, è inutile che si confronti il dato delle amministrative con quello delle politiche: si confrontano, in questo caso, le mele con le pere. Noi a livello amministrativo abbiamo sempre avuto dei risultati totalmente diversi da quelli nazionali e la Sardegna non fa eccezione. Certo, eravamo 60 candidati (quelli del MoVimento 5 Stelle) contro 1.350, con decine di liste civiche e una scheda elettorale che era un lenzuolo. Stiamo parlando di una situazione nella quale se andate a vedere le singole forze politiche vedrete che il MoVimento è in linea con tutte le altre. Il tema sono queste ammucchiate di liste civiche.
Poi posso capire che in questi mesi ci siamo messi contro banche e assicurazioni alle quali abbiamo aumentato le tasse, così come al gioco d’azzardo, le trivellazioni in mare le abbiamo bloccate e ci siamo inimicati i petrolieri e che quindi un certo mondo stia godendo nella speranza che possa morire il MoVimento, ma così non è. Il MoVimento 5 Stelle è vivo e vegeto e va avanti in Regione Sardegna, come a livello nazionale, dove stiamo lavorando all’arrivo anche in Sardegna (come nelle altre regioni d’Italia) del Reddito di Cittadinanza e la settimana prossima presenteremo il nuovo piano incentivi per le imprese italiane.