Collegatevi! Ho qualcosa di molto importate da dirvi sulle “grandi” e “piccole" opere di cui questo Paese ha bisogno.
Pubblicato da Danilo Toninelli su Sabato 2 febbraio 2019
Vogliono farvi credere che il Movimento 5 Stelle voglia bloccare tutti i cantieri. Ho letto titoli di giornali che dicono “600 cantieri fermi” e altri che dicono “Cantieri fermi al Sud, sprecati miliardi”. E’ tutto falso. Il Movimento 5 Stelle non vuole bloccare alcun cantiere.
Oggi mi trovo a ridosso dei binari di Rete ferroviaria italiana, sono in Lombardia e poco più di un anno fa, su questi binari, è passato un treno di Trenord che andava da Cremona verso Milano. Questo treno è deragliato a Pioltello e ci sono stati tre morti e 46 feriti. Mi pare evidente che quel deragliamento sia conseguente a una non corretta o mancata manutenzione della rete dei binari. Usciamo da un 2018 che ricorderete tutti per la tragedia di Genova con 43 morti.
In questi giorni la magistratura ha chiuso un tratto importantissimo sulla E45. Una statale del centro Italia in cui passano tantissimi camion, tantissime persone ed è stata chiusa perché i periti di quella magistratura che stava indagando su altro hanno detto che quel particolare viadotto non era sicuro. Quindi, con questi esempi drammatici, pare evidente che un governo serio come il nostro, come prima grande opera, debba avere in testa la manutenzione dell’esistente. Devono essere evitate altre morti, e quando tu manutieni l’esistente, le decine di migliaia di strade e binari che abbiamo, significa che eviti altri incidenti e crei tantissimi cantieri diffusi su tutto il territorio nazionale. Gli imprenditori sono certo che lo sappiano che sono questi piccoli cantieri diffusi su tutto il territorio nazionale a dare lavoro e a rilanciare l’economia.
Voglio sfatare anche il falso mito dei cosiddetti “grandi cantieri” che il Movimento 5 Stelle vuole bloccare: non abbiamo bloccato alcun cantiere. L’unico sottoposto ad una doverosa analisi di controllo, perché vale cinque miliardi di euro di contributi pubblici pagati dalle nostre tasse, è il TAV Torino – Lione. Tra poche settimane avrete l’analisi costi-benefici che ci fa capire se quei cinque miliardi sono spesi bene o magari è più utile spenderli in altra maniera. Ad esempio a Torino ci dicono che la gente voglia spostarsi meglio, senza dover prendere la macchina per andare a lavoro o per andare a divertirsi. Sto parlando della Metropolitana 2 che costa oltre 3 miliardi.
Vorrei andare dagli imprenditori piemontesi e domandare ai torinesi: vi serve di più fare un buco di 57 km in una montagna che ci costa cinque miliardi per andare a Lione, (ma chi poi va a Lione?) oppure potervi spostare facilmente con una linea 2 della metropolitana a Torino?.
Adesso vi indico puntualmente tutti i cantieri che il Movimento 5 Stelle e questo governo stanno mandando avanti. Partiamo dal Terzo valico che non abbiamo mai bloccato, anzi lo faremo meglio di come è stato progettato, portando i binari fino al porto di Genova così le merci andranno direttamente su ferrovia per andare in Europa.
Poi stiamo completando un altro disastro ereditato dal passato: l’autostrada Asti Cuneo, su cui devono essere fatti gli ultimi 10 km. La stiamo costruendo senza farla pagare ai cittadini al casello. L’accordo che avevano fatto i cosiddetti “esperti” faceva ovviamente gravare il completamento dell’opera sui viaggiatori.
Finanzieremo la Metro 2 di Torino, la vera grande opera che serve alla città.
Non abbiamo bloccato il Tav Brescia Padova che è sotto analisi costi benefici. Sta andando avanti il Tunnel del Brennero, ma stiamo ipotizzando di nominare un commissario straordinario per accelerare il lavori sulla tratta esterna fino a Verona e che porta uno scambio interzonale, merci su camion e merci su ferrovia, molto più velocemente.
Porteremo a compimento lo scandaloso Mose che ad ogni modo è al 94% di realizzazione. Con 250 milioni in legge di Bilancio apriremo i cantieri per la riqualificazione dei ponti sul Po. Faremo il passante di Bologna senza gli sprechi voluti dal centrosinistra. Rafforzeremo il polo aeroportuale Pisa-Firenze, senza avvantaggiare chi lo sta gestendo. Riqualificheremo la Pontina. Sta andando avanti il Tav Napoli-Bari che è necessario al Sud. Stiamo adeguando la linea Roma-Pescara. Stiamo portando avanti l’adeguamento della Potenza Melfi, la ferrovia a Matera e i collegamenti Matera-Bari. Stiamo risolvendo i problemi della Ss 106 Jonica e dei grandi cantieri Cmc in Sicilia, quello della Caltanissetta-Agrigento e della Palermo-Agrigento. Faremo l’autostrada Catania-Ragusa e stiamo adeguando treni e linee ferrate in Sicilia.
Nell’estate 2020 in Sardegna sarà completata la Sassari-Olbia. Faremo la 4 corsie sulla Sassari-Alghero. Finalmente si inizia a discutere di una ferrovia tra Nuoro e Olbia. Soprattutto stiamo rafforzando il servizio ferroviario regionale a partire dalla Lombardia, poiché la gestione delle tratte da parte delle regioni non è mai ai livelli di RFI. Questo significa treni più sicuri, più veloci, più puntuali e un maggior numero di corse.
Anas sta prendendo in carico migliaia di chilometri di strade provinciali lasciate senza manutenzione anche per colpa della disastrosa riforma Delrio. Infine stiamo nominando un commissario che gestisca la viabilità in Sicilia.
Detto questo, vorrei ricordare che il primo, grande cantiere che stiamo portando avanti è quello del codice degli appalti. I “geni della politica” hanno scritto un codice degli appalti talmente contorto e non interpretabile che ha bloccato un enorme numero di cantieri.
Noi abbiamo fatto una legge delega che approveremo nel Dl Semplificazioni e scriveremo finalmente il codice degli appalti pubblici in maniera chiara, ampliando il margine d’azione perché dall’altra parte, con la Legge SpazzaCorrotti, abbiamo stretto enormemente le maglie in cui i corrotti si possono muovere, e quindi possiamo aprire un po’ di più dalla parte degli appalti.
Chi vi dice che stiamo bloccando i cantieri lo dice dolosamente perché vuole semplicemente danneggiare una forza politica che finalmente non vuole più guadagnare con mazzette o finanziamenti ai partiti attraverso le cosiddette grandi opere. Questo è un messaggio importante che deve essere diffuso, gli imprenditori italiani non si devono preoccupare del Movimento 5 Stelle. Apriremo molti più cantieri e non bloccheremo quelli che abbiamo ereditato.