Lo avevamo detto, lo abbiamo fatto: oggi pomeriggio partirà il tavolo tecnico sull’uranio impoverito, presieduto dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare.
Alle 14:00 ci sarà infatti la prima riunione di coordinamento, che vedrà presenti, oltre ad alcuni delegati del mio staff e del gabinetto, anche esperti di medicina legale, rappresentanti dello Stato Maggiore della Difesa, di Previmil e dell’Avvocatura dello Stato.
Lo scopo della riunione sarà definire l’orientamento del tavolo ed iniziare ad analizzare le criticità sul tema, ascoltando i vari interlocutori che hanno un diretto interesse, come ad esempio le associazioni volontarie che in tutti questi anni, con costanza, coraggio e determinazione hanno rappresentato e mostrato vicinanza al personale militare nel silenzio di chi, invece, avrebbe avuto il dovere di fornire supporto.
Con questo tavolo ci siamo prefissati un obiettivo molto chiaro: fare in modo che l’Italia possa finalmente dotarsi di una legge dello Stato volta a tutelare innanzitutto le vittime, quindi il militare colpito da patologie connesse.
Insomma, vogliamo mettere nero su bianco diversi aspetti finora lasciati al caso, quali i criteri oggettivi per valutare l’esposizione, con l’ambizione di eliminare del tutto i contenziosi e dunque fare in modo che ogni militare possa sentirsi sostenuto e protetto dall’amministrazione.
Prima c’era un muro davanti a noi. Oggi, piano piano, lo stiamo abbattendo.