È incredibile che chi ha distrutto lo Stato Sociale, smantellando i diritti dei lavoratori e cancellando gli strumenti d’integrazione e ammortizzazione salariale oggi venga a farci la morale. Su Pernigotti si sta speculando sulla pelle dei lavoratori, basta! Se non ci fosse stato questo governo migliaia di lavoratori oggi sarebbero già stati licenziati, non avrebbero alcun ammortizzatore e avremmo già aziende completamente chiuse e delocalizzate senza speranza alcuna.
Stiamo affrontando la vicenda dello stabilimento di Novi Ligure dopo che era stato annunciato un licenziamento collettivo e la delocalizzazione della produzione. Abbiamo costretto l’azienda ad avviare un processo di re-industrializzazione e presentare istanza di cassa integrazione per garantire un ammortizzatore ai lavoratori. Quello stesso ammortizzatore, quelle tutele e un futuro alle attività produttive nel nostro territorio che il PD aveva abolito con il jobs-act. È stato il mio primo atto da Ministro reintrodurle, potenziarle ed ora implementarle.
È in cantiere la proposta di legge strutturata che lega il marchio con il territorio su cui è nata, come nel caso di Pernigotti. Assieme a quella sulle delocalizzazioni selvagge – che verranno bloccate col decreto dignità – e l’introduzione della cassa integrazione per re-industrializzazione, impediremo che altri casi del genere si possano verificare. Come per la vicenda Bekaert, anche da questa crisi riusciremo a rimettere a posto un pezzo di quella Italia distrutta dal PD e Forza Italia.
Agli speculatori politici di professione – gli stessi che hanno distrutto i diritti dei lavoratori con il jobs-act, favorito le acquisizioni dei grandi gruppi esteri (la Pernigotti è stata acquisita dai Turchi nel 2013), svenduto le aziende facendo speculazioni finanziarie (vedi le cessioni speculative fatte da De Benedetti che stanno costringendo alla chiusura gli stabilimenti di Treofan a Battipaglia) -, dico di non provare a rifarsi una verginità politica sulla pelle delle persone. Non vi crede più nessuno.