È difficile vincere contro chi non si arrende mai

In diretta dalla Camera dei Deputati, la dichiarazione di voto finale del nostro Francesco D'Uva sul #RedditoDiCittadinanza e #Quota100.Collegatevi!

Pubblicato da MoVimento 5 Stelle Camera su Giovedì 21 marzo 2019

 

Di seguito, e nel video, la nostra dichiarazione di voto su Reddito di Cittadinanza e Quota100

 

Presidente, Colleghi, membri del Governo:

Questo provvedimento che stiamo per approvare è un provvedimento importante non solo per il MoVimento 5 stelle, non per questa maggioranza ma per l’intero Paese.  Parliamo di 5 milioni di poveri, parliamo di persone che vogliono andare in pensione e finora non gli è stato possibile, parliamo di persone che hanno pensioni minime e parliamo soprattutto di quei cittadini che grazie a Quota 100 potranno entrare nel mondo del lavoro.

Presidente, sul Reddito di Cittadinanza si è detto di tutto. Dalla scorsa legislatura già si diceva che era impossibile, che non avremmo mai trovato i soldi per il Reddito di Cittadinanza. Arriviamo al Governo, prima Legge di Bilancio, troviamo i soldi per il Reddito di Cittadinanza.

E a quel punto deve cambiare la critica, non si può più dire quello. Allora si dice che è una misura assistenzialista, si dice che lo è, magari forse lo è meno perché c’è stato qualche emendamento che l’ha resa meno assistenzialista e non è vero. Perché di fatto, già dalla scorsa legislatura il testo che avevamo all’epoca, che ora è diverso e migliorato prevede che tutto sia collegato al mondo del lavoro. Altra menzogna da smontare.

Hanno detto che la gente resterà sul divano. Bene. Ennesima menzogna, presidente, perché se tu percepisci il Reddito di Cittadinanza devi formarti, devi metterti a disposizione del tuo Comune, non è possibile che tu stia sul divano.

Poi andiamo ad assumere 7mila navigator. Queste persone servono proprio ad aiutare il percettore del Reddito di Cittadinanza a trovare lavoro, quindi noi stiamo proprio facendo di tutto per evitare che ci siano persone che prendono il Reddito e poi siano costrette a stare sul divano loro malgrado.

Facciamo qualcosa che non è stato mai fatto: stiamo migliorando i Centri per l’Impiego investendo un miliardo di euro. Tutti pronti a criticare questi centri per l’impiego, nessuno che si sia preoccupato di dargli una sistemata. Deve arrivare questo governo di incompetenti giallo-verdi per farlo! Si è detto che è una misura per i furbi, non per i 5 milioni di poveri di cui parlavo prima, ma per i furbetti che i soldi ce li hanno e però fanno carte false per avere il Reddito di Cittadinanza. Bene noi facciamo di tutto, anche qui, per evitare una cosa del genere e di fatto ci sono norme ad hoc contro i cambi di residenza fittizi, contro i divorzi ad hoc e poi andiamo anche a migliorare i controlli. Ci saranno cento ispettori della Guardia di Finanza. Andiamo a potenziare i controlli con nuove risorse per i Carabinieri. E poi, presidente, è chiaro che chi frega lo Stato con questa legge va in galera. È questa la differenza rispetto a ciò che è stato fatto in passato.

Poi altra cosa, bellissima: il Reddito di Cittadinanza va ai mafiosi, va al clan spada, si è detto di tutto. Non è vero. Non è vero perché queste persone non avranno un euro del Reddito di Cittadinanza.

Poi si è detto pure, sì perché non abbiamo finito Presidente – in questi mesi si è detto di tutto per smontare questa manovra che è fondamentale per gli italiani – si è detto anche che noi la stiamo facendo per le elezioni Europee, che si poteva anche aspettare, che non c’era nessuna fretta. Beh, noi ce l’avevamo nel programma del 2013. Cinque anni fa non pensavamo alle Europee del 2019. Potete stare tranquilli. Ma soprattutto le persone che dicono una cosa del genere dovrebbero chiedere alle 600mila persone che sono andate a fare richiesta del Reddito di Cittadinanza: chiedete a loro se era veramente il caso di aspettare ancora per approvare una misura del genere. Il testo è stato migliorato nelle sedi parlamentari. Questa è una misura che serve per contrastare la povertà, ma non siamo stati sordi e insensibili, anzi, siamo molto sensibili al tema della disabilità. Per questo abbiamo fatto in modo che fosse più facile accedere al Reddito per quelle famiglie che hanno all’interno una persona con disabilità, non solo perché il beneficio in questo caso sarà maggiore. Ci tengo a sottolinearlo perché si è detto il contrario. Andiamo anche ad aiutare i lavoratori sottopagati a trovare un lavoro migliore, proprio accedendo alle politiche attive per il lavoro. È chiaro che qui bisogna fare altro, bisogna puntare anche al salario minimo, ma si farà, ci stiamo già lavorando al Senato e spero che diverse forze politiche ci vorranno seguire nella prossima battaglia su questo tema. Il Reddito di cittadinanza, l’abbiamo detto più volte e voglio sottolinearlo, è anche una manovra economica, perché nel momento in cui diamo il reddito a dei cittadini, ci sarà maggiore liquidità sul territorio, le piccole e medie imprese che sono l’ossatura del nostro Paese avranno più liquidità, perché aumenteranno i consumi, e questo è un aiuto indiretto fondamentale per le imprese.

Ma c’è un altro aiuto che invece è diretto che diamo alle imprese, ed è quell’aiuto secondo cui se un’impresa assume un beneficiario del Reddito di Cittadinanza, allora avrà degli sgravi importantissimi. Se addirittura pensiamo alle imprese del Sud, in questo caso c’è un doppio bonus, che è una cosa fondamentale considerando che è un territorio che, dopo anni di questione meridionale, è ancora sottosviluppato rispetto al nord, purtroppo. Poi c’è anche l’aiuto all’autoimprenditorialità, perché se un percettore del reddito vuole fare un’impresa, allora avrà facilitazioni fondamentali. Io sono meridionale e purtroppo il Sud, dalle politiche che ci sono state finora, non è stato aiutato abbastanza. Quindi, io posso capire le critiche dei colleghi, purtroppo il territorio del Sud si è sempre sentito abbandonato e misure come queste fanno in modo che si senta meno solo, quindi le rivendico assolutamente. Si tratta di un primo passo, non voglio dire che questa è la panacea di tutti i mali, sarebbe una falsità. E non oso dirlo, ma è un primo passo per far capire ai cittadini che lo Stato non è una canaglia che ti viene a cercare sotto casa per le tasse, non è un nemico. Lo Stato ti è amico, deve passare questo messaggio ai cittadini, perché lo Stato siamo noi.  È un messaggio fondamentale che con questo provvedimento facciamo capire.

Non c’è soltanto il Reddito di Cittadinanza, c’è anche la Pensione di Cittadinanza. Lo dicevo pocanzi, ci sono pensionati che questo inverno hanno rinunciato ad accendere i riscaldamenti perché avevano una pensione troppo bassa e non sapevano come arrivare a fine mese. Bene, in questo decretone c’è proprio la Pensione di Cittadinanza per aumentare quelle pensioni che sono troppo basse per vivere dignitosamente. Ed è un punto centrale del provvedimento che stiamo convertendo.

Quota 100. Quota 100 è stato uno dei punti su cui abbiamo più facilmente trovato il dialogo con la Lega. Era uno dei punti che avevamo nel nostro programma con cui ci siamo presentati il 4 marzo. Ed è fondamentale perché già ci sono 100mila persone che hanno fatto richiesta per Quota 100. È un primo passo per smantellare la riforma Fornero, che ha fatto in modo che ci fossero persone senza più stipendio, senza più lavoro e senza poter andare in pensione. Una vergogna incredibile di questo Paese. Quota 100 permetterà anche un rinnovamento del mondo del lavoro, perché se le persone possono andare in pensione ci sarà qualcun altro che dovrà svolgere quella mansione e quindi ci sarà la generazione a cui appartengo che potrà più facilmente accedere al mondo del lavoro, cosa che è stata preclusa loro negli anni passati.

Noi siamo ambiziosi, Presidente, noi siamo fiduciosi che entro la fine della legislatura potremo fare più di Quota 100 e potremo arrivare anche a Quota 41, che era un altro punto che avevamo nel programma e che veramente sarebbe fondamentale per superare al 100% la legge Fornero.

Credo che, a questo punto, chi voterà contro questo provvedimento semplicemente non volterà le spalle al MoVimento 5 Stelle, alla maggioranza di Governo, ma volterà le spalle a quei 5 milioni di italiani, a tutte quelle persone che aspettano queste misure. Quindi faccio un appello alle forze politiche per rivedere la propria posizione e poter votare favorevolmente un provvedimento così importante.

Vorrei concludere il mio discorso con una citazione: “È difficile vincere contro chi non si arrende mai”. Lo diceva una delle persone che più si è battuta per far diventare realtà le misure che stiamo per votare oggi: Gianroberto Casaleggio. A lui e a Beppe Grillo, che da sempre si sono battuti per la realizzazione di questo sogno, dedichiamo questo bellissimo momento.

E Presidente, mi permetta di dire anche a livello personale, che dopo tanto lavoro fatto in questa legislatura, nella scorsa, i colleghi delle commissioni Affari Sociali e Lavoro e tutte le persone che hanno voluto lavorare, penso ai banchetti con gli attivisti in cui abbiamo spiegato cosa fosse questo Reddito di Cittadinanza, penso alle marce da Perugia ad Assisi. Bene, Presidente, con tutto ciò io, con una certa emozione, annuncio il voto favorevole del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle.