Paolo Ruggirello del PD è stato arrestato. Ex deputato regionale, è uno che nella sua storia politica di casacche ne ha cambiate davvero tante. Prima Raffaele Lombardo, poi eletto con Musumeci ed infine, in corso di legislatura, ha cambiato casacca diventando punto di riferimento del Partito Democratico. Insomma, a quanto si legge dai giornali di stamane, portatore di voti che ha fatto gola a tanti. Voti, questo emerge dalle indagini, per cui avrebbe pagato famiglie mafiose.
Stamattina lo hanno arrestato con l’accusa di associazione mafiosa, nell’indagine che ha portato al suo arresto è definito “fedelissimo” del super latitante Matteo Messina Denaro.
Alle numerose indagini e ai frequenti arresti, noi non ci abitueremo mai. Questa è la dimostrazione di come per anni e ancora adesso, la politica siciliana dei partiti, stando a quando apprendiamo dai fascicoli della procura, ha servito e serve la mafia, mettendo in piedi un controllo capillare dei territori per garantire gli unici interessi delle famiglie e curare gli affari mafiosi.
Questo è il clientelismo che ha impantanato la Sicilia, questa è l’offerta politica che i partiti hanno fatto ingoiare ai cittadini siciliani a ogni tornata elettorale, non ha importanza che non sia stato eletto, ha comunque falsato l’esito delle elezioni, indirizzando voti e stabilendo equilibri.
Non basta eleggere nuovi segretari di partito mettendo il vestito buono, se poi nei territori candidi chi sporca le tue mani di letame.
Cominciamo a pretendere pulizia dai partiti, cominciamo a pretenderla dal PD e da Zingaretti, il PD siciliano deve essere commissariato per Mafia, non ci sono alternative.