Il Pd, in tutte le sue sfumature e metamorfosi partitiche, dal 1991 ad oggi ha portato a casa oltre 630 milioni di euro. E chiariamo subito una cosa: si tratta di soldi dei cittadini italiani!
Il MoVimento da quando è nato ha sempre rifiutato ogni singolo euro di finanziamento pubblico, restituendo ad oggi – grazie anche ai tagli degli stipendi – quasi 100 milioni di euro (soldi restituiti ai cittadini italiani!).
E se il MoVimento 5 Stelle lavora ad una legge sul taglio degli stipendi di tutti i parlamentari, il “nuovo” Pd targato Nicola Zingaretti invece pensa a come reintrodurre il finanziamento ai partiti. Sì, proprio così. Il neo tesoriere del Pd “zingarettiano”, Luigi Zanda ha presentato al senato il 17 ottobre 2018 un disegno di legge che mira a reinserire il finanziamento ai partiti.
Tranquillizziamo tutti: il MoVimento 5 Stelle non permetterà mai che venga riesumato il finanziamento ai partiti, il nostro obiettivo è l’opposto: abbattere i costi della politica. Ed è quello che stiamo già facendo. Dopo il taglio dei vitalizi e delle pensioni d’oro, il prossimo passo sarà il taglio degli stipendi da parlamentari.
È una questione di stile, c’è chi prova a vestirsi con un abito nuovo (come fa il Pd di Zingaretti) e c’è chi invece continua a rimanere coerente con la sua storia. Se il Pd vuole far finta di essere dalla parte dei cittadini, tentando però di riappropriarsi dei soldi degli italiani ci provi pure… andrà a sbattere contro un muro pensastellato!