Lo sblocco del turn over è un risultato storico atteso 15 anni, presto nuove assunzioni in sanità!
Lo sblocco del turn over è un risultato storico atteso da 15 anni, presto nuove assunzioni in sanità!Ieri con i presidenti delle Regioni è stato trovato un punto di accordo per risolvere la situazione. Voglio ringraziare: il Mef e la ragioneria, la Funzione pubblica e le Regioni. Grazie alla collaborazione di tutti siamo riusciti a portare a casa uno storico risultato.Questo blocco significava una giungla: un sovraccarico di lavoro per tutti gli operatori e una precarietà eccessiva per le nuove generazioni, oltre a un futuro incerto per la tenuta del sistema.Nuove assunzioni significa che la sanità pubblica avrà un domani e che i cittadini potranno contare su servizi e cure all'altezza del nostro Paese.
Pubblicato da Giulia Grillo su Venerdì 22 marzo 2019
Abbiamo un’importante notizia da darvi per questo faccio un video, ovviamente la notizia riguarda il mondo della sanità e può essere riassunta con un numero, il numero è il 15.
15 anni esattamente sono passati dal 2004, l’anno in cui il governo Berlusconi decise il blocco delle assunzioni del personale sanitario. Un blocco che di fatto è stato rimaneggiato, in parte, ma è rimasto fino ad oggi.
Esattamente per 15 anni.
Ieri il voto positivo in Conferenza Stato Regioni all’emendamento normativo proposto per sbloccare le assunzioni è un passaggio importantissimo. La proposta è frutto di un lavoro fatto con MEF, la Ragioneria, la Funzione pubblica e che durava da diversi mesi. Abbiamo trovato un punto di accordo e questo rappresenta uno degli obiettivi più importanti che ci eravamo prefissati.
Allo sblocco del turn over avevamo lavorato anche nella scorsa legislatura come parlamentari di opposizione, ma adesso che siamo al governo possiamo cambiare il nostro Paese.
Tutti i giorni sappiamo cosa significa avere dei servizi sanitari ridotti all’osso: capita a tutti di andare in un pronto soccorso, in qualsiasi struttura, o ambulatorio e capire quanto fosse necessario sbloccare le assunzioni.
Blocco che significava un sovraccarico di lavoro per tutti gli operatori che sono rimasti, e che ringrazio per l’impegno di ogni giorni per il nostro Servizio sanitario nazionale.
Blocco che significava per tutti i precari della sanità avere contratti a due mesi, tre mesi, contratti con partita iva, magari con sub contratti con cooperative.
Insomma, una giungla.
Il raggiungimento di questo risultato è storico.
Io credo che veramente sia una conquista importantissima che permetterà alle aziende sanitarie, alle aziende ospedaliere, ai direttori generali, alle regioni tutti di portare avanti, così come dice la Costituzione una sanità garantita a tutti.
Tutti noi che crediamo all’importanza della nostra sanità, una sanità pubblica, per tutti i cittadini da Nord a Sud, senza distinzione alcuna.
Ricordo sempre a chi ne fa solo una mera questione economica che non ci sono risorse sprecate, ma le risorse messe sulla nostra sanità sono un investimento per il futuro. Perché investire sulla salute dei cittadini, io credo che sia quanto di più intelligente, di prioritario debba fare un paese, un Paese che si ritiene civile.