Nel 2014, anno d’inizio della legislatura, il Parlamento europeo costava 1,737 miliardi: in appena 5 anni è cresciuto di oltre 300 milioni. Il segretario generale ha fatto una proposta, che verrà messa a voti settimana prossima in plenaria, che sfonda il muro dei 2 miliardi.
Lo spreco più grande è sicuramente la doppia sede di Strasburgo. Questa assurdità costa ai contribuenti quasi 200 milioni all’anno, che equivale praticamente al 10% dell’intero bilancio del Parlamento. Oltre a un costo economico c’è anche un costo ambientale visto che lo spostamento da Bruxelles a Strasburgo pesa dalle 11 mila alle 19 mila tonnellate di CO2 di emissioni.
Presenteremo degli emendamenti per contenere queste spese. Serve una rinegoziazione immediata degli affitti e una riduzione delle spese legate al parco auto e al mobilio. Non dimentichiamo inoltre il tema dei costi della politica: gli stipendi esorbitanti dei Commissari europei sono uno schiaffo ai milioni di poveri che l’Europa dell’austerità ha prodotto. Il cambiamento parte soprattutto da questo. Per noi l’Europa deve essere meno privilegi e più servizi e fondi ai cittadini.