di Andrea Fiasconaro, consigliere/portavoce MoVimento 5 Stelle Lombardia
La Commissione Europea ha deferito l’Italia alla Corte di giustizia dell’UE in due cause distinte riguardanti la legislazione ambientale. La prima riguarda l’inquinamento atmosferico e le emissioni di biossido di azoto. I valori limite, che avrebbero dovuto essere rispettati già dal 2010, continuano a essere superati a Milano, Bergamo, Brescia e nell’area della pianura lombarda ad alta urbanizzazione.
Solo martedì scorso l’assessore regionale all’ambiente Cattaneo difendeva l’inceneritore ACCAM, che avrebbe dovuto essere chiuso nel 2017 mentre, grazie al benestare della regione, sarà operativo fino al 2027.
Due settimane fa la maggioranza di centrodestra ha affossato la propria risoluzione contro i cambiamenti climatici, che già mancava di una visione strategica per mitigare i gravi problemi ambientali della Lombardia.
Da una parte si chiedono più risorse all’Europa contro l’inquinamento, dall’altra si allunga la vita di impianti vecchi e superati.
L’anno prossimo avremo 1 milione e 100 tonnellate di rifiuti da bruciare. La potenzialità totale degli inceneritori lombardi è 2,5 milioni di tonnellate l’anno. Già ora possiamo e dobbiamo spegnere la metà degli inceneritori nella nostra regione e intervenire per la riqualificazione energetica e per sostenere nuovi modelli di agricoltura e allevamento a basso impatto ambientale.
In Lombardia è ora di cambiare aria.