Serve un'Europa piu solidale. Dopo i tagli e i licenziamenti, ora un salario minimo europeo!
Ciao a tutti, sono Daniela Rondinelli, la capolista del MoVimento 5 Stelle nella circoscrizione Centro.Ho visto licenziamenti di massa nelle aziende, ho aiutato persone disoccupate che non arrivavano alla fine del mese, imprenditori che mi dicevano di dover licenziare i propri dipendenti, magari per portare l’azienda all’estero. Ed è per questo che il tema del SALARIO MINIMO europeo è così importante: non possiamo permettere che un’azienda sposti la produzione in un Paese europeo dove sa che può pagare un operaio magari 3 euro all’ora.Ecco perché mi sento di andare in Europa, con il Movimento 5 Stelle, per negoziare più diritti per tutti i cittadini italiani. #ContinuareXCambiare
Pubblicato da Daniela Rondinelli su Domenica 21 aprile 2019
Buongiorno a tutti, sono Daniela Rondinelli, candidata alle prossime elezioni europee per il Movimento 5 Stelle nella circoscrizione Centro.
Ho scelto di candidarmi perché ho a cuore il futuro dell’Europa. Sono una europeista convinta ma voglio lavorare per un’Europa più democratica e più solidale di quella che abbiamo conosciuto fino a adesso.
Da giovane ho partecipato alla prima generazione Erasmus. Era il 1991 e mi sono tuffata in pieno nel sogno europeo, fatto di giovani che credevano in un futuro pieno di opportunità. E questo ha influenzato molte delle mie scelte di vita e di lavoro. Con la mia professione però ho anche toccato con mano i limiti di un’Europa troppo distante dai suoi cittadini.
Ho lavorato prima nel sindacato e poi come consigliera politica del Cese, il Comitato Economico e Sociale europeo. E purtroppo ho realizzato che il sogno europeo per alcuni si è trasformato in un incubo.
Le politiche di austerità e i vincoli di bilancio non hanno portato benessere, hanno portato impoverimento, riduzione dei diritti, tagli alla spesa sociale e ai servizi essenziali. Ho visto licenziamenti di massa nelle aziende, ho aiutato persone disoccupate che non arrivavano alla fine del mese, imprenditori che mi dicevano di dover licenziare i propri dipendenti, magari per portare l’azienda all’estero. Ed è per questo che il tema del salario minimo europeo è così importante: non possiamo permettere che un’azienda sposti la produzione in un Paese europeo dove sa che può pagare un operaio magari 3 euro all’ora.
Il tema che l’Europa non più rimandare è proprio quello del lavoro: aiutare le aziende, soprattutto quelle piccole e i lavoratori autonomi a competere nel mercato comune europeo. Promuovere un reddito di cittadinanza europeo. Sostenere il ruolo della donna. Su questo ho dedicato tanti anni di lavoro nel sindacato e sono contenta di aver contribuito a migliorare contratti di lavoro per tante donne in Italia.
Nella mia vita professionale ho sempre negoziato diritti per i lavoratori e per le lavoratrici. Ecco perché mi sento di andare in Europa, con il Movimento 5 Stelle, per negoziare più diritti per tutti i cittadini italiani.