In Europa lo smog è responsabile di 467 mila morti premature all’anno. Il Movimento 5 Stelle ha un programma forte e ambizioso per la riduzione dell’inquinamento in Italia e in Europa e sostiene una transizione rapida verso una società a zero emissioni. Siamo per la chiusura degli inceneritori e delle centrali a carbone, per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, per la mobilità sostenibile, per il trasporto merci su ferro, per gli spostamenti in città tramite trasporto pubblico alimentato da fonti sostenibili.
La salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente sono strettamente connessi. L’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’Ue recita: “nella definizione e nell’attuazione di tutte le politiche ed attività dell’Unione è garantito un livello elevato di protezione della salute umana”. L’articolo 37 continua: “un livello elevato di tutela dell’ambiente e il miglioramento della sua qualità devono essere integrati nelle politiche dell’Unione e garantiti conformemente al principio dello sviluppo sostenibile”.
Questi principi bellissimi fanno a cazzotti con la realtà: per ben 12 anni, con i governi di centrodestra e centrosinistra, l’Italia ha sistematicamente violato la Direttiva sulla qualità dell’aria. I dati delle emissioni inquinanti prodotte nel nostro Paese dicono che nel 2016 in Italia lo smog è aumentato: il Pm10 del 13%, il Pm2.5 dell’8%. Dopo anni di cali ininterrotti sono tornati a salire anche gli ossidi di azoto, i gas prodotti dagli scarichi delle automobili e dai tir.
L’inquinamento colpisce tutti. Secondo una ricerca dell’università di Harvard i costi negli Stati Uniti degli effetti dell’uso del carbone sulla salute pubblica sono stimati in 74,6 miliardi di dollari all’anno. Meno inquinamento, meno fonti fossili significa dunque tutelare la salute dei cittadini e generare risparmi concreti nei costi della spesa sanitaria.
Faremo di tutto per garantire che la tutela della salute e dell’ambiente non siano più lettera morta. I cittadini italiani hanno diritto, al pari di tutti gli altri cittadini europei, a respirare aria pulita, a mangiare cibo sano.
IL FUTURO È RINNOVABILE: STOP FONTI FOSSILI
Nella legislatura uscente, grazie al Movimento 5 Stelle sono stati fatti buoni progressi nelle politiche per la decarbonizzazione del sistema energetico: la direttiva efficienza energetica, quella sulla prestazione energetica nell’edilizia, la direttiva rinnovabili, il regolamento sulla governance dell’energia, il regolamento e la direttiva sul mercato elettrico recentemente approvati prevedono target più elevati e modificabili al rialzo, più controlli contro i furbetti, meno spazio alle centrali convenzionali e attenzione alla dismissione dei sussidi fossili.
Il coinvolgimento attivo dei cittadini è cruciale per la transizione verso un’economia efficiente dal punto di vista energetico e basata al 100% sulle rinnovabili, che a sua volta crea benefici ambientali, economici e sociali a livello locale. Per il Movimento 5 Stelle la soluzione è “risparmiare e produrre energia pulita a casa propria” agevolando i cosiddetti prosumer che producono, accumulano e scambiano l’energia e partecipano a schemi di efficienza energetica, riducendo quindi le proprie bollette, ma anche l’inquinamento che si sarebbe altrimenti prodotto con lo spreco, la produzione e il trasporto di energia convenzionale nelle loro case.
Spicchiamo il volo, ma ad ali tarpate perché i piani di finanziamento dell’UE per i prossimi sette anni prevedono ancora importanti flussi di risorse verso le fonti fossili a discapito della transizione energetica e della salute dei cittadini. Serve un piano europeo di investimenti massicci in efficienza energetica e rinnovabili, che preveda l’inevitabile dismissione delle fonti fossili inquinanti. L’Europa del futuro deve essere ancora più ambiziosa, parlare efficiente e rinnovabile puntando su target più elevati, misure e politiche concrete per promuovere la democratizzazione del sistema energetico col coinvolgimento di tutti i cittadini nella produzione distribuita e negli schemi di risparmio energetico. Solo così possiamo assicurare la salute e il benessere economico-sociale di tutti.
MAI PIÙ TRIVELLE, DIFENDIAMO IL NOSTRO MARE
Parlare di trivelle oggi significa essere ciechi di fronte alle sfide che ci pone l’ambiente. Il pianeta ci presenta il conto delle politiche dannose portate avanti finora e il cambio di passo non può più essere rimandato: è il momento di investire nelle energie rinnovabili, unico modo per guardare al futuro in modo responsabile e tutelare la salute dei cittadini. Tutto il mondo sta andando verso nuove forme di produzione energetica, l’Europa non guardi al passato.
L’obiettivo della politica energetica dell’Ue è la completa decarbonizzazione entro il 2050. Perseverare con le trivelle ci allontanerebbe da questo proposito. Ecco perché in Europa il Movimento 5 Stelle sta lottando per l’abbandono graduale delle fonti fossili e per più energia rinnovabile ed efficienza energetica. Dire no alle trivelle significa anche difendere il nostro mare. Solo chi è nemico dell’ambiente può promuovere le trivelle.
NO A DISCARICHE E INCENERITORI, SÌ ALL’ECONOMIA CIRCOLARE
Il business dei rifiuti è uno dei più redditizi per affaristi e lobbisti. Per decenni in Italia la classe politica ha volontariamente fallito nell’organizzare la raccolta differenziata trasformando il loro dovere di gestire i rifiuti in emergenza. Dietro all’emergenza rifiuti i politici hanno fatto passare norme dannosissime per la salute dei cittadini, come la possibilità di trasformare ex cementifici in inceneritori. Bruciare i rifiuti ha costi altissimi per la salute dei cittadini. Una nuova ricerca dell’università di Lancaster ha scoperto accumuli di nanoparticelle tossiche nell’encefalo dei soggetti analizzati. Queste particelle ultrasottili sarebbero la causa di molte malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Sotto accusa sono le emissioni dagli inceneritori di ultima generazione e i filtri antiparticolato delle autovetture. Il Movimento 5 Stelle vuole cambiare il nostro modello di sviluppo da economia consumistica a economia circolare, basata cioè sulla prevenzione, sul riciclo e sul riuso del rifiuto che diventa quindi una risorsa. In questo ambito, non c’è spazio per l’incenerimento e ne chiediamo l’abbandono definitivo. Basta fare affari sulla salute dei cittadini!