L’arresto di Assange è una gravissima violazione del diritto internazionale ed un attacco alle libertà individuali di ognuno di noi. La revoca da parte dell’Ecuador dell’asilo precedentemente concesso al giornalista, programmatore e attivista fondatore di Wikileaks, è un atto di una gravità inaudita. Una revoca avvenuta in spregio ai diritti umani e procedurali e che ha portato contestualmente ad una vera e propria consegna del giornalista e blogger nelle mani dei britannici, senza che sia stato messo nelle condizioni di esercitare i propri diritti.
Assange è stato arrestato dopo 7 anni di ingiusta privazione della propria libertà. Questa vicenda come ha ricordato il sottosegretario agli esteri Manlio Di Stefano, rappresenta una agghiacciante manifestazione di intolleranza verso chi promuove semplicemente la trasparenza e la libertà come WikiLeaks.
Le democrazie non devono mai avere paura della trasparenza e della libertà.
Assange con grande coraggio con la sua azione ha svelato le condotte illegali o minacciose di organi istituzionali e potentissime lobby.
Wikileaks ha permesso alle nostre democrazia di superare i limiti e le chiusure a autocensure del giornalismo tradizionali, oltre che le remore dei parlamenti nel correggere i comportamenti opachi di vari governi. Questo ha logicamente scatenato ogni tipo di attacco contro la sua persona.
La sua azione ha dato impulso alla pratica del whistleblowing (diventata legge nella scorsa legislatura grazie al Movimento 5 Stelle) e all’obiezione di coscienza.
Il MoVimento 5 Stelle ha seguito Wikileaks con interesse sin dall’inizio e difeso le libertà individuali ed i diritti umani di Assange sin dalla scorsa legislatura. Wikileaks è una pratica che valorizza il controllo dal basso e la democratizzazione del flusso delle informazioni. Innovazioni per la trasparenza che si abbinano alla rivoluzione della rete con grandi potenziali per la libertà individuali e dei popoli. Per questo è necessario compiere ogni azione affinché a Julian Assange sia riconosciuto il valore e il rango politico del suo attivismo da sempre minacciato con ogni mezzo e sia salvaguardata la sua incolumità e riconosciutili i diritti umani.
Non dovranno esserci forzature politiche nelle procedure a cui sarà sottoposto. La Gran Bretagna, popolo amico dell’Italia e della democrazia a cui il nostro Paese deve tanto e si sente legato da profondi legami storici, politici ed economici, comprenda la gravità della situazione. Il grido di libertà per Assange, è il grido di libertà per la democrazia.