“Nessuno può appartenere contemporaneamente a un Consiglio o a una Giunta regionale e a una delle due Camere del Parlamento, ad un altro Consiglio o ad altra Giunta Regionale, ovvero al Parlamento Europeo”.
Questo è il testo dell’Articolo 122 della nostra Costituzione che enuncia un principio molto semplice e anche scontato: chi fa il Consigliere Regionale o il Parlamentare non può fare contemporaneamente anche l’Europarlamentare. Si tratta di un principio semplicissimo che pure viene costantemente disatteso dai partiti politici. Si tratta della più antica presa in giro degli elettori, il loro giochino è molto chiaro: mettono in lista i loro politici più conosciuti, perché già Consiglieri o Parlamentari e quindi in grado di fare pubblicità agli altri. Però nel momento in cui vengono eletti si ritirano e lasciano il posto a chi è arrivato dopo. Chi sono? Matteo Salvini, ad esempio, già Senatore e anche Ministro della Repubblica e ora anche capolista alle Europee, ma ci sono anche Giorgia Meloni, Emma Bonino e Nicola Fratoianni.
Salvini e Meloni sono addirittura capolista in tutte le circoscrizioni, ma in Europa non andranno mai neanche se eletti. E quindi adesso vediamo la lista dei candidati incompatibili che sono in totale 37: allora, al primo posto abbiamo Fratelli d’Italia con 14 candidati incompatibili, poi Forza Italia con 9,la Lega a quota 6 e al quarto posto il PD con 4 e in questa graduatoria, in questa classifica il MoVimento si classifica ultimo con QUOTA ZERO!
Nessuno dei nostri candidati, infatti, è attualmente Parlamentare o Consigliere Regionale perché? Perché quando chiediamo ai cittadini di darci fiducia non lo facciamo soltanto per racimolare qualche voto con false promesse!
Le nostre capolista, infatti, sono cinque donne in gambissima e se verrano elette andranno davvero al Parlamento Europeo a fare gli interessi dei cittadini e gli altri?
Quando la smetteranno di prendere in giro gli italiani?