Sono passati quasi 10 anni da quando è nato il MoVimento 5 Stelle. Sembra ieri, eppure siamo ormai tutti abituati ai volti di questi ragazzi in TV, in piazza, in Aula durante le sedute parlamentari. Al punto che vedere un ragazzo di 32 anni come Luigi Di Maio vicepresidente del Consiglio e Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico ci sembra quasi una cosa normale. Ma se ci fermiamo un attimo a riflettere, normale non lo è. Non lo è per un Paese, l’Italia, che prima dell’avvento del MoVimento 5 Stelle viveva in una condizione politica che definire tragica sarebbe gentile. Quel che è successo in Italia è stato qualcosa che difficilmente si era visto prima. Una forza politica nata dal basso, un movimento non-partito, cresciuto grazie all’impegno di persone, uomini e donne, alcune delle quali non sono più qui tra noi, che hanno amato il proprio Paese e creduto che le cose si potessero cambiare. Il sogno e la visione di Gianroberto Casaleggio, che al MoVimento ha dedicato gli ultimi anni di vita prima di lasciarci. La grinta e lo spirito ribelle di Beppe Grillo, che si è speso gratuitamente per il MoVimento, dando la propria immagine, il proprio volto, la propria voce a ragazzi e ragazze che di voce e spazi non ne avevano. Gli attivisti, i meet-up, le riunioni sul territorio e la rete.
Ma ci siamo mai chiesti come sarebbe l’Italia senza il MoVimento 5 Stelle? Con questo post proviamo a dare delle risposte ma fatelo anche voi sui social usando l’hashtag #SeNonCiFosseIlMoVimento. Puoi anche stampare questo cartello, scrivere una frase, fargli una foto e condividerla sui social
Pensate, nel 2012, quindi un anno prima che il MoVimento 5 Stelle entrasse in Parlamento, si contavano 100 tra parlamentari condannati, imputati, indagati o prescritti. L’Italia veniva dalla disastrosa esperienza del ventennio del centrodestra berlusconiano, alternatosi con la pseudo sinistra “antiberlusconiana”, che ci avevano poi abbandonati nelle mani di Monti, della Fornero e dei diktat dell’Europa. Se non ci fosse il MoVimento 5 Stelle oggi, molto probabilmente, Berlusconi sarebbe di nuovo lì, magari come Ministro della Giustizia. E con lui tutte le schifezze che il Parlamento italiano ha approvato in questi anni: il Lodo Alfano, per sospendere il processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato; la depenalizzazione del falso in bilancio; la Legge Gasparri sul sistema radio-televisivo, per favorire Mediaset; il Decreto salva-rete4; il legittimo impedimento per rimandare i processi. E tutto ciò grazie a un patto-inciucio del Nazareno con Renzi.
Già, Renzi. Che nel 2016 voleva stravolgere la nostra Costituzione in senso autoritario e che grazie anche all’impegno del MoVimento 5 Stelle, di porta in porta e di piazza in piazza, è stato fermato. Una riforma spinta e sostenuta da tutti i mezzi d’informazione, a canali unificati. Noi e pochi altri, muniti solo di voglia e spirito di sacrificio, siamo riusciti a ribaltare un risultato che sembrava già scritto.
E quante altre cose non ci sarebbero oggi se non ci fosse il MoVimento 5 Stelle? Pensiamo alla legge per i risparmiatori truffati, che proprio il Governo Renzi-Boschi aveva azzerato dal giorno alla notte. Oppure alla legge sul voto di scambio politico-mafioso. Pensiamoci, siamo passati dal co-fondatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, condannato per mafia e riconosciuto come mediatore tra Cosa Nostra e Berlusconi, ad una legge che finalmente interviene sulle infiltrazioni mafiose nel voto politico.
E vi ricordate tangentopoli e gli scandali sulla corruzione nel nostro Paese? Sono 30 anni che in Italia si parla degli scandali di corruzione e dell’assenza di una legge contro la corruzione. Eppure oggi una legge anticorruzione c’è ed è lo SpazzaCorrotti del MoVimento 5 Stelle, che ha già iniziato a produrre risultati rilevanti.
E il conflitto d’interessi, da quanti anni ne sentiamo parlare? Nulla è mai stato fatto, anche perché chi era in conflitto d’interessi sedeva sui banchi che avrebbero dovuto promuovere una legge sul conflitto d’interessi. Legge che naturalmente non c’è mai stata. Ma presto, prestissimo, ci sarà, grazie al MoVimento 5 Stelle.
E che dire della povertà dilagante nel Paese. Cinque milioni di poveri assoluti, dieci milioni di poveri relativi. Numeri esplosi proprio sotto i governi di “centro-sinistra”. Quando lanciammo l’idea del Reddito di Cittadinanza sembrava un sogno, un’utopia irraggiungibile. E ce lo hanno ripetuto ogni giorno in questi mesi: “non ce la farete mai”, “non si può fare”, “non ci sono le coperture”, “non funzionerà”. Oggi è realtà, grazie al MoVimento 5 Stelle. Quelle carte gialle, che rappresentano la speranza di un futuro migliore per milioni di persone, iniziano a circolare nei negozi, nei centri commerciali, nei bar. Milioni di persone che ritrovano dignità, coraggio, voglia di rialzarsi e ricominciare.
Senza il MoVimento 5 Stelle non ci sarebbe Quota 100, e sui lavoratori prossimi alla pensione penderebbe ancora la Spada di Damocle della Riforma Fornero. Non ci sarebbe nemmeno il Decreto Dignità, grazie al quale tanti lavoratori stanno ottenendo un contratto a tempo indeterminato. Ci sarebbe ancora il Jobs Act renziano a pieno regime, in tutta la sua violenza.
E cosa dire delle battaglie sull’ambiente e sulla salute? Pensiamo al nucleare, riproposto ad ogni nuova legislatura dal centrodestra, nonostante gli italiani abbiano già detto e ribadito con dei referendum di non volerne sapere più di una tecnologia ormai vecchia, superata e pericolosa. Oppure le lobby del petrolio, che grazie al Partito Democratico hanno potuto trivellare il nostro territorio e i nostri mari, ricevendo concessioni a prezzi stracciati. Senza il MoVimento le lobby del petrolio pagherebbero gli stessi canoni annuali dal 1998 e non sarebbero stati bloccati 8 pozzi nel canale di Sicilia. Per non parlare degli inceneritori, che riceverebbero ancora incentivi pubblici. Oppure pensiamo ai pescatori, che non potrebbero riportare a terra le plastiche che accidentalmente alzano durante la pesca.
Già, chissà come sarebbe l’Italia senza il MoVimento 5 Stelle. Probabilmente avremmo ancora in Parlamento le solite facce, i vecchi mestieranti della politica: Alfano, D’Alema, Rutelli e tanti altri. Non ci sarebbero i ragazzi del MoVimento, con i loro volti giovani, la loro voglia di cambiare questo Paese. Un Paese che può cambiare grazie anche al Referendum propositivo del MoVimento 5 Stelle, che darà finalmente diritto di parola ai cittadini sulle leggi da approvare, senza bisogno di pregare la segreteria di un partito o il politico del territorio. E allora non ci sarà nemmeno bisogno di tutte queste poltrone in Parlamento, che verranno ridotte di 345 unità. Sarebbe stato possibile tutto questo senza il MoVimento 5 Stelle?
Un MoVimento di giovani, uomini, donne, senza i quali assisteremmo ancora alle “markette” politiche, alle leggi ad-personam, ai favori agli amici degli amici, come il caso Siri ci ha dimostrato. Un MoVimento che esiste per l’iniziativa di liberi cittadini e che solo nell’interesse dei cittadini vive e opera. Il 26 maggio si vota per andare avanti nell’opera di cambiamento dell’Italia avviato 10 anni fa da tutti noi. Senza il MoVimento e senza l’impegno di ognuno di noi l’Italia oggi non sarebbe la stessa. Ora dobbiamo continuare per cambiare. Anche in Europa!