Il nostro è un PAESE CIVILE. Il Reddito di Cittadinanza sta cambiando la vita a questa famiglia con tre invalidi e ad un altro milione di nuclei familiari che in questi giorni sta ritirando la card. Ne beneficeranno anche i commercianti italiani perché tutti i soldi del reddito dovranno essere spesi! Abbiamo lottato contro tutto e tutti e siamo orgogliosi di questi primi importanti risultati!???
Pubblicato da MoVimento 5 Stelle su Giovedì 2 maggio 2019
Il nostro è un Paese civile. Un Paese che mette finalmente al centro la dignità e l’umanità delle persone, il diritto di centinaia di migliaia di bambini di trovare il piatto a tavola la sera, la possibilità per i nostri nonni di accendere i termosifoni d’inverno. Il Reddito di Cittadinanza sta cambiando la vita a più di un milione di nuclei familiari che in questi giorni stanno ritirando la card, tra cui la famiglia con tre invalidi del servizio di Porta a Porta. Come spiega Raffaele, disoccupato da oltre 30 anni, con i soldi del reddito riuscirà a pagare l’affitto, le bollette del gas e le spese mediche per sua moglie. Raffaele si dice da subito disposto a lavorare nei servizi di pubblica utilità e che questo è un nuovo inizio per la sua vita.
Ne beneficeranno anche i commercianti italiani perché tutti i soldi del reddito dovranno essere spesi! Chi prima non poteva permettersi di fare la spesa tutti i giorni, quotidianamente potrà andare dal proprio negoziante di fiducia e mettere del cibo nel proprio frigorifero. Chi ha problemi alla vista potrà recarsi da un ottico e comprare un paio di occhiali. Chi non aveva nemmeno i soldi per curarsi ora potrà accedere alle cure mediche. Ne gioveranno non solo i beneficiari del reddito ma anche l’economia locale perché nelle casse dei commercianti arriveranno soldi che senza questa nostra misura non sarebbero mai arrivati!
Sentiamo ancora Renzi e Zingaretti, sbiaditi protagonisti di un Pd che pensa ancora ad alzarsi gli stipendi a 19 mila euro e a riempirsi le tasche con i vitalizi, attaccare il Reddito di Cittadinanza e continuare a blaterare che il loro Rei è ancora la soluzione giusta alle difficoltà economiche degli italiani. La risposta arriva, chiarissima, da Raffaele, il signore invalido che racconta la sua storia nel servizio: con la minestrina del Rei prendeva circa 200 euro di sussidio; con il Reddito di Cittadinanza la sua famiglia, composta da tre invalidi, riceverà 1200 euro e potrà finalmente guardare al futuro con maggiore fiducia.
Adesso parte la seconda fase, il reinserimento lavorativo. Sui giornali e nelle tv pullulano le previsioni degli opinionisti che, anche stavolta, dicono che non ce la faremo e che riportare dentro al mondo del lavoro queste persone non è possibile. Li smentiremo anche stavolta come li abbiamo costantemente smentiti in questi mesi. Speravano nell’apocalisse economica che non è arrivata e i dati certificati dall’Istat ci incoraggiano sulla strada della riduzione delle disuguaglianze sociali e della reintroduzione di diritti che i precedenti Governi avevano disintegrato. E la nostra funzione non si esaurirà certo con il Reddito di Cittadinanza: ora pensiamo al ceto medio con gli aiuti alle coppie che fanno figli e al Salario minimo legale per mettere fine allo sfruttamento dei lavoratori che si spaccano la schiena tutto il giorno e tornano a casa con paghe da fame.
Abbiamo lottato contro tutto e tutti e, ascoltando queste storie di vita quotidiana, racconti di chi per la prima volta sorride dopo anni di sofferenza, siamo ancora più orgogliosi di questi primi importanti risultati.