Arriva per la multinazionale Bayer la terza, pesante, condanna. Un giudice californiano ha imposto 2,05 miliardi di dollari di risarcimenti per una coppia che aveva usato il glifosato per oltre trent’anni. Marito e moglie si sono ammalati di linfoma non-Hodgkins e i giudici hanno stabilito che la multinazionale Monsanto (poi acquisita dalla Bayer) non li abbia informati sui rischi legati all’uso dell’erbicida. Fino ad oggi negli Stati Uniti si contano ben 13.400 cause legali analoghe. È uno tsunami.
Questa terza consecutiva sentenza non può essere ignorata, né minimizzata. I rischi legati all’utilizzo del glifosato sono enormi. Le Istituzioni europee non possono continuare a fare orecchie da mercante. L’autorizzazione approvata nel 2017 in sede di Consiglio con il voto favorevole di 18 Stati europei deve essere rivista. La salute dei cittadini viene prima di tutto.
Il Movimento 5 Stelle sostiene la linea della transizione verso un’agricoltura 100% biologica. Per arrivare a questo obiettivo a lungo termine bisogna bandire le sostanze già riconosciute come tossiche e applicare con coraggio il principio di precauzione. Nel prossimo Parlamento europeo porteremo la nostra posizione zero pesticidi e ci batteremo per non rinnovare l’autorizzazione per 5 anni decisa in maniera scandalosa nel 2017.
Negli ultimi cinque anni la Commissione Juncker ha autorizzato ben 34 prodotti transgenici alimentari e mangimi, per animali, principalmente soia e mais. La maggior parte di queste richieste era stata presentata dalle multinazionali agrochimiche come Monsanto. Questa politica remissiva davanti alle richieste delle grandi lobby è fallimentare sia dal punto di vista scientifico che politico. La resistenza al glifosato porterà in futuro ad avere prodotti alimentari con un carico maggiore di residui mettendo a rischio l’ambiente, la salute e la biodiversità.
È assurdo che il Parlamento europeo abbia un ruolo di fatto solo consultivo e i suoi pareri vengano ignorati dalle altre Istituzioni europee. Riformare l’Europa significa anche questo: dare al Parlamento, l’unica Istituzione europea eletta dai cittadini, il potere di decidere veramente e porre un veto all’uso di sostanze dannose. Solo così i cittadini europei potranno ritornare ad avere piena fiducia in questa Europa che non fa abbastanza per tutelare la loro salute. Ecco le proposte concrete del Movimento 5 Stelle per le europee.
- bandire le sostanze già riconosciute come tossiche (come per esempio il glifosato e i neonicotinoidi)
- fermare i rinnovi alle autorizzazioni di sostanze tossiche.
- utilizzare in modo trasparente e rigoroso il sistema delle deroghe concesso agli Stati membri
- sviluppare metodi alternativi non chimici di protezione delle colture
- dare il giusto rilievo all’approccio basato sul pericolo (principio di precauzione).
- assicurarsi che non vi siano sperimentazioni inutili sugli animali durante le valutazioni.
- applicare il principio della trasparenza nelle decisioni dei Comitati di Stati membri
- considerare l´intero ciclo di “vita” di un pesticida, dall’immissione sul mercato al suo uso.
- effettuare maggiori controlli sui prodotti importati e sui residui di pesticidi