Tra meno di un mese entrerà in vigore un’altra norma di giustizia sociale, che abbiamo voluto fortemente inserire nella Legge di Bilancio. Dopo il Reddito di Cittadinanza e Quota 100, dal 1° giugno di quest’anno entrerà a regime il taglio alle pensioni d’oro, una nostra promessa storica che abbiamo mantenuto appena arrivati al governo.
È uscita oggi la circolare Inps che dà istruzioni su come calcolare il taglio delle pensioni sopra i 100.000 euro lordi annui:
– 15% per la quota di importo da 100.000,01 a 130.000,00 euro
– 25% per la quota di importo da 130.000,01 a 200.000,00 euro
– 30% per la quota di importo da 200.000,01 a 350.000,00 euro
– 35% per la quota di importo da 350.000,01 a 500.000,00 euro
– 40% per la quota di importo eccedente i 500.000,01 euro
L’ulteriore buona notizia è che con i risparmi ottenuti, oltre 400 milioni di euro, abbiamo potuto finanziare anche l’aumento delle pensioni minime, a dimostrazione che la nostra priorità assoluta è ridurre le diseguaglianze dopo il massacro sociale degli ultimi anni che le ha fatte esplodere.
È un obiettivo etico, perché la giustizia sociale sarà sempre una nostra stella polare, ma allo stesso tempo è anche un obiettivo economico, perché i Paesi a minore diseguaglianza crescono tendenzialmente di più.
Non è difficile capire il perché: se si trasferisce denaro ad una persona in difficoltà questa tenderà a spenderlo tutto o in gran parte per finanziare consumi strettamente necessari, se invece si continuano a garantire redditi enormi a chi è già ricco l’economia reale ne beneficerà solo in minima parte e ad ingrassare sarà la speculazione finanziaria.
Stiamo ricostruendo il Paese partendo dalle emergenze e dai privilegi più odiosi. I benefici li raccoglieremo tutti.