L’ennesima bufera giudiziaria sta per abbattersi sul Partito Democratico. Il capo della segreteria del Governatore Pd della Campania Vincenzo De Luca, Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli e candidato sindaco di Capaccio alle imminenti elezioni amministrative, è indagato per voto di scambio politico mafioso. Di fronte a un’accusa di questo tenore ci chiediamo perché il Partito Democratico rimanga in silenzio.
Vi ricordate chi era Franco Alfieri? Il fedelissimo del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che balzò agli onori delle cronache nazionali per quello che è stato definito il ‘patto della frittura di pesce‘.
De Luca, ad un mese dal Referendum costituzionale del 4 dicembre, riunì 300 amministratori a lui vicini e, in un audio venuto fuori da quel colloquio, si rivolse ad Alfieri, allora ancora in carica come sindaco di Agropoli, dicendogli che avrebbe dovuto portare a votare per il Sì metà della cittadinanza del comune cilentano: “Franco, vedi tu come devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht, fai come vuoi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che hai promesso“.
Oggi arriva questa indagine per presunto scambio elettorale politico-mafioso. E Zingaretti cosa fa? Dopo le vicende imbarazzanti di Basilicata, Umbria e Calabria, vuole passare sopra anche questa ennesima inchiesta che riguarda un esponente di rilievo del Partito Democratico campano? Zingaretti, cosa aspetti a ritirare la candidatura di Alfieri a sindaco o farai ancora una volta finta di nulla?