di Angelo Sturni, consigliere comunale di Roma Capitale
Venti milioni di euro per il decoro urbano. A decidere come utilizzarli sarà tutta la comunità cittadina di Roma attraverso il bilancio partecipativo. Oltre due milioni di romani potranno partecipare a questo percorso. Con il bilancio partecipativo la democrazia a Roma è stata rifondata. Fin dalla nascita del Movimento Cinque Stelle in tutti i nostri programmi elettorali è sempre stato presente il Bilancio Partecipativo. Una forma di consultazione pubblica presente da decenni in altri ordinamenti che consente alla cittadinanza di poter essere ascoltata su come spendere le risorse economiche di una comunità locale. Oggi questo diventa realtà su tutto il territorio di Roma.
Si tratta di un eredità positiva che viene lasciata alla comunità cittadina. Non bisogna lasciare debiti ingiusti alle future generazioni, ma rafforzare e attuare i diritti, quelli esistenti e quelli nuovi.
Con il bilancio partecipativo la comunità cittadina e tutte le realtà territoriali e civiche potranno da oggi far sentire la loro voce e potranno scegliere gli interventi da realizzare per migliorare la qualità della vita e il decoro nella città.
Attraverso l’approvazione del nuovo Statuto a gennaio 2018 e del primo Regolamento del Bilancio Partecipativo di Roma approvato ad aprile 2019, l’Assemblea Capitolina ha introdotto nella storia della città eterna forme di democrazia diretta e partecipata digitali innovative, portando Roma al livello delle altri capitali del mondo. Questo è il risultato di una rivoluzione portata avanti in questi tre anni dall’Assemblea Capitolina, che voglio ringraziare in tutte le sue rappresentanze. Entrambe le proposte di riforma approvate sono state di iniziativa consiliare. Ringrazio la Sindaca e la Giunta che hanno dato attuazione a questa riforma.
Ecco come funziona. Molto semplice.
Per la partecipazione digitale, fino al 15 luglio i cittadini residenti o city user che svolgono nel territorio romano un’attività di studio e/o lavoro possono presentare attraverso il sito di Roma Capitale le loro proposte di intervento e potranno poi sostenere quelle di loro gradimento fino 21 luglio.
Le proposte che avranno ottenuto almeno il 5% del consenso saranno analizzate da un tavolo tecnico e, se ammissibili, saranno sottoposte a consultazione online finale dal 12 al 21 ottobre.
Per la partecipazione fisica, gli organi municipali potranno invece presentare le loro proposte, a cui saranno destinate il 20% dei fondi per ogni territorio, fino al 15 settembre.
Anno dopo anno gli organi di governo della città di Roma dovranno garantire questo diritto e i cittadini esercitarlo. Non bisogna fermarsi e lavorare fino all’ultimo giorno per realizzare gli impegni contenuti nel programma elettorale.