Quando si parla di cambiamenti climatici bisogna essere seri e tenere da parte la propaganda politica perché di mezzo ci sono i nostri territori e la vita del nostro pianeta.
Bisogna dunque comprendere che da un lato ci sono le parole che chiunque di noi può pronunciare e dall’altro ci sono le azioni che portano a risultati.
Ed è esattamente su quest’ultimo punto che ruota la mozione del MoVimento 5 Stelle sui Cambiamenti climatici presentata e approvata al Senato (leggi qui).
Un atto necessario e dalla straordinaria importanza con il quale impegniamo il Governo a decarbonizzare l’Italia e ad adottare tutte quelle azioni specifiche che favoriscono la riduzione delle emissioni inquinanti nell’atmosfera e degli sprechi energetici, compiendo una transizione completa verso le fonti rinnovabili. Promuoveremo le buone pratiche ambientali finalizzate alla mitigazione dei cambiamenti climatici, anche attraverso l’introduzione dell’educazione ambientale nelle scuole di ogni grado, per crescere cittadini informati che possano adottare stili di vita più salutari per loro e per il pianeta.
Queste sono solo alcune delle azioni concrete che saranno messe in atto e che vanno ad aggiungersi al Piano Energia e Clima varato a Marzo 2019 dal Governo (leggi qui) per uscire dalle fonti fossili, e dal più recente Piano d’azione per il miglioramento della qualità dell’aria (leggi qui) sottoscritto dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte con i ministri italiani e con la Commissione Europea, i Comuni e le Regioni Italiane.
Perché allora, vi chiederete, abbiamo ritenuto non valida la mozione sui cambiamenti climatici del PD sulla dichiarazione di stato di emergenza?
Se si dichiara un’emergenza, si dovrebbe prevedere anche e soprattutto delle azioni nell’immediato o quanto meno a breve termine e non rimandare a 6 mesi eventuali proposte (come ha fatto l’Inghilterra) che poi richiederebbero altro tempo per essere portate avanti, non trovate?
Abbiamo il dovere di trovare delle soluzioni adesso e non rimandare continuamente le decisioni importanti come è stato fatto in passato.
A differenza della mozione proposta dal PD che, specifichiamo, non indica nessuna azione su come risolvere la questione dei cambiamenti climatici ma la rimanda semplicemente, la nostra è completa, dettagliata ed in linea con la legislazione europea.
Fermiamoci un attimo a riflettere. Chi strumentalizza è la stessa forza politica che ha scritto e fatto approvare lo Sblocca Italia con le norme pro trivelle e pro inceneritori.
Lo stesso partito che boicottava il referendum sulle trivelle off shore.
Ci dica, il PD, visto che è così sensibile al tema, cosa pensa delle fonti fossili e qual è la sua posizione sulle trivelle e sulle perforazioni?
Ci fa piacere che qualcuno si sia ravveduto e che abbia ritrovato una passione per l’ambiente ma l’argomento è serio e va affrontato con provvedimenti seri e non solo a parole.
L’ambiente è e resterà sempre una nostra stella.