Ho letto con grande attenzione le parole che mi ha rivolto l’associazione “Noi che credevamo nella BpVi”, rispetto alla necessità di vigilare sull’andamento del processo sul fallimento di Banca Popolare di Vicenza.
Chiaramente, come sempre, non entro nel merito della vicenda: ribadisco però che è fondamentale che i processi si svolgano regolarmente e in tempi ragionevoli, producendo esiti certi e chiari, per rispondere alle sacrosante aspettative di giustizia di tutti i cittadini coinvolti. Rispetto alla segnalazione, ho immediatamente attivato l’ispettorato per la ricostruzione dei fatti.
Ci tengo a chiarire che sin da subito, ho approntato tutte le soluzioni necessarie per permettere lo svolgimento di un processo così importante e imponente anche nei numeri.
In questi mesi ho ricevuto e ascoltato il presidente del Tribunale di Vicenza, oltre ad associazioni in rappresentanza delle vittime del crac della Banca: il Ministero si è adoperato per fornire le risorse umane e materiali che servivano.
Sono state coperte tutte le posizioni di assistente giudiziario aggiungendo anche due agenti del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, è stato garantito il trasporto del personale da Vicenza a Mestre (dove si sono tenute le prime udienze) ed è stata assicurata l’indennità di missione per il personale amministrativo e per i magistrati. E’ iniziata, inoltre, l’opera di digitalizzazione degli atti processuali.
Entro agosto sarà pronta anche la maxi aula per una celere celebrazione delle udienze direttamente a Vicenza perché è un segnale importante che il processo si tenga sul territorio interessato dal caso.
Continueremo a monitorare con la massima attenzione!