Il 24 maggio 2019 scorso il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della Shernon Holding, la società maltese a cui l’ex Ministro Carlo Calenda aveva ceduto la Mercatone Uno nel 2018. In appena otto mesi di nuova gestione la società aveva accumulato oltre 90 milioni di passivo!
Ma come si è giunti a questo disastro?
Per capirne la portata bisogna partire dalle immagini inedite che mostrano la sede della società maltese a cui Carlo Calenda ha ceduto la Mercatone Uno. Eccole:
L’immobile che si vede potrebbe sembrare un umile appartamento di una normale famiglia, non certo la sede di una società multinazionale che avrebbe dovuto prendersi cura di 1.800 lavoratori rilanciando un marchio storico come Mercatone. In pratica il competentissimo Calenda ha ceduto la Mercatone Uno a una società “fantasma” con sede a Malta, un noto paradiso fiscale, e senza richiedere le garanzie minime.
E come si è giustificato per questo disastro annunciato? “Potevo farla fallire oppure provare con questo investitore”, ha detto.
Non ci sono scuse per l’ex Ministro, anche perché secondo il Tribunale fin dall’inizio dell’aggiudicazione la Shernon dimostrava la sua debolezza a causa di scarse risorse finanziarie. Un caso simile lo abbiamo visto all’ILVA, dove Calenda ha firmato il contratto di cessione ad ArcelorMittal senza neanche consultare i sindacati.
Quale futuro attende questi lavoratori?
Non appena il Tribunale autorizzerà la procedura di amministrazione straordinaria verrà subito sbloccata la Cassa Integrazione Guadagni. Questo permetterà di riprendere l’esercizio provvisorio il prima possibile, così da consentire il ricorso agli ammortizzatori sociali. Successivamente partirà la fase di reindustrializzazione per dare un futuro certo ai lavoratori.
Il Ministero dello Sviluppo Economico presieduto da Di Maio, inoltre, ha presentato un emendamento al Decreto Crescita, attualmente all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera, che amplia i benefici del “Fondo per le vittime di mancati pagamenti” anche ai fornitori di Mercatone Uno, qualora l’azienda venisse imputata in un procedimento penale per bancarotta fraudolenta. Per il solo indotto di Mercatone Uno si tratta di circa 10 mila dipendenti.
Non lasceremo che migliaia di persone per bene vengano rovinate da chi negli anni passati ha fatto di tutto meno che difendere gli interessi del nostro tessuto produttivo.