Quando è scoppiato il caso Siri a destare scalpore era stato anche il legame tra Paolo Arata e Vito Nicastri, entrambi arrestati questa mattina insieme ai rispettivi figli, Francesco Arata e Manlio Nicastri, con l’accusa di corruzione, autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni. Da subito avevamo detto che non dovevano esserci ombre sul Governo del cambiamento e i presunti rapporti tra Siri e Arata mettevano in cattiva luce l’intero esecutivo, dunque era necessario prendere subito le distanze da individui come Arata. Oggi possiamo dirlo: avevamo ragione. E le dimissioni di Siri sono state un grande segnale di trasparenza da parte del governo!
Gli arresti di oggi evidenziano i legami tra Paolo Arata, considerato un esperto di energie rinnovali, e Vito Nicastri, ritenuto dagli inquirenti tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Gli Arata, infatti, sarebbero soci occulti di Nicastri. Gente come questa deve stare anni luce lontana dalle Istituzioni. E su questo non faremo mai un passo indietro. Per nessuna ragione al mondo. Noi da sempre, infatti, combattiamo la corruzione e le mafie in maniera decisa. E continueremo a farlo senza alcuna esitazione!
Dalle indagini di oggi emergerebbe anche l’intento di fare business con l’ambiente. Oltre agli arresti, la Procura di Palermo ha disposto anche il sequestro di otto società che operano proprio nel campo delle energie rinnovabili. A dimostrazione di come le mani della mafia sarebbero state messe proprio sull’ambiente. Nella misura cautelare infatti il gip lancia l’allarme “sull’elevato rischio di infiltrazioni di Cosa nostra” negli affari degli Arata e dei Nicastri.
Ambiente, business, corruzione e mafia, un intreccio che diventa sempre di più un serio problema per il nostro Paese. Ricordiamo anche la recente inchiesta portata avanti da Fanpage.it su Sesa, la società dei rifiuti del Comune di Este, che ha messo in risalto, ad esempio, proprio gli affari milionari sul compost in Veneto, e come dietro a consulenze spesso si nascondano personaggi che mirano a portare avanti interessi oscuri.
Il nostro impegno è massimo per contrastare un fenomeno corruttivo che blocca l’economia italiana, impedisce alle nostre aziende di crescere e distrugge anche il mercato del lavoro. Noi questo non lo possiamo permettere, su mafie e corruzione non abbasseremo mai la guardia!