Quel maledetto 14 agosto 2018, a Genova, poco dopo il crollo di ponte Morandi si sono verificati degli episodi che l’enormità della tragedia ha fatto passare in secondo piano. Quel giorno ai mezzi di soccorso accorsi per salvare vite umane è stato chiesto di pagare il pedaggio al passaggio al casello autostradale.
D’ora in poi non si potranno più verificare episodi del genere: ambulanze e veicoli adibiti al soccorso non pagheranno più il pedaggio autostradale. Una circolare del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti appena pubblicata ribadisce infatti ai concessionari autostradali il contenuto di una norma già esistente che stabilisce l’esenzione, in ogni caso, dal pagamento del pedaggio per i veicoli di associazioni di volontariato ed organismi similari, come le ambulanze del 118 o i mezzi per il trasporto di pazienti oncologici e trasporto organi, per il trasporto di dializzati e persone disabili.
Una norma sacrosanta e di buonsenso che evidentemente era poco nota e dunque non rispettata. La circolare fa un minuzioso elenco dei veicoli ammessi a fruire dell’esenzione e chiarisce, qualora ce ne fosse bisogno, che essa vale anche per i viaggi di rientro. Un piccolo gesto di civiltà che riconosce il valore inestimabile del contributo che questi soggetti del servizio pubblico e del privato sociale danno al Paese.